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Il profumo dell’erba, i presidenti ruspanti e il giornalismo

Ho fatto un salto indietro nel tempo di più di vent’anni, a quando ho cominciato a fare questo mestiere dai campi di periferia. Ricordo la prima partita seguita a Castagnole e il caldo pazzesco. Eravamo a inizio stagione e si giocava un turno preliminare di Coppa Italia. Avessi voglia potrei andare a recuperare senza difficoltà quel ritaglio di giornale.

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Il successo di Lagioia: un Salone da 215.000 spettatori

È stato il Salone di Nicola Lagioia, ma lo è da sette anni. È l’artefice di un capolavoro. Ha preso in consegna una manifestazione a pezzi – che qualcuno voleva portare via da Torino – e l’ha trasformata in un successo da 215.000 spettatori. Tanti. Tantissimi. Forse troppi per il Salone che abbiamo conosciuto fino a oggi.

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Cosa ho imparato sul self publishing intervistando Javier Castillo

Tre cose mi hanno colpito di Javier Castillo, l’autore del bestseller ‘La Ragazza di neve’: la sua semplicità, la componente di casualità che ha portato al suo successo internazionale e il fatto che abbia iniziato come self-publisher. Per tentare di comprendere quale possa essere la strada giusta da percorrere per ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo editoriale è fondamentale rubare i segreti, quando si ha la fortuna di intercettarli, da quelli che ce l’hanno fatta.

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Sony ZV E10 test video a Torino

Con il passare degli anni mi sono reso conto che sin da bambino ho sempre tenuto tra le mani una videocamera. La prima fu una JVC con cassetta che mi venne regalata dai miei genitori quando non avevo compiuto ancora dieci anni. La usavamo per fare i filmini delle vacanze che guardavamo sul televisore grazie a una cassetta più grande che fungeva da adattatore.

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Il dolore in diretta: da Rotten al Truman Show

Nell’era digitale del 56k (il modem ultralento che si accendeva con una levetta sul resto e che ha dato origine all’internet) c’era un sito internet che qualsiasi quindicenne guardava. Si chiamava Rotten.com ed era una galleria di immagini dell’orrido; si trattava di fotografie (all’epoca caricavi solo le foto) di cadaveri, autopsie, deformazioni, atti sessuali. Vi sto parlando del 1996 e gli utenti già all’epoca cercavano contenuti forti, indecenti. Perché vi racconto questo? Ora ve lo spiego.

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3 cose che ho imparato dal mio gatto

Chi ha detto che da un animale non si possa imparare nulla? Io per esempio durante questi 16 anni di convivenza con Mojito, il mio gatto, ho avuto modo di osservarlo parecchio e di capire diverse cose. Un animale non ha quel fastidioso filtro che ci impedisce di fare le cose per ‘buona creanza’. Un animale fa quel che gli pare punto e basta. Io per esempio da Mojito ho imparato 3 cose.

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Sarà che ho quasi 40anni, ma a me ‘Era ora’ ha fatto questo effetto

Sarà che tra tre mesi compio quarant’anni e il tempo che vola via comincia a farmi un po’ paura. Sarà che vedo precipitare i giorni, le settimane, i mesi e gli anni a una velocità impressionante. Sarà che mi piacerebbe avere più controllo sul mio tempo libero. Sarà che vedo gli effetti della vecchiaia sugli affetti. Sarà un po’ per tutto questo, ma a me ‘Era Ora’ – film di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo in programmazione su Netflix – è piaciuto molto.

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“Ho smesso di leggere, come si fa con le sigarette”

“Ho smesso di leggere, un po’ come si fa con le sigarette”, è quello che mi ha detto ieri – sabato 25 marzo – un uomo che ho incontrato durante un evento promozionale del mio ultimo libro. Ero alla Mondadori di Pinerolo, in piedi dietro al tavolino con sopra alcune copie de ‘L’assassino dei pupazzi‘, quando incrocio lo sguardo dell’ex lettore.

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VIDEO|Presentazione de ‘L’assassino dei pupazzi’ a Giaveno

‘L’assassino dei pupazzi’ è passato da Giaveno. Di seguito il video integrale della chiacchierata che ho fatto con Edoardo Favaron, assessore alla Cultura del Comune di Giaveno. Un ringraziamento speciale ad Elisa Bevilacqua di Giaveno Gialla.

Una delle domande che mi è stata posta è stata: quale dei personaggi che ho inventato mi somiglia di più? È una domanda ricorrente e ho provato a dare una risposta.

COMPRA UNA COPIA DE ‘L’ASSASSINO DEI PUPAZZI’

Chi sono? Mi chiamo Gioele Urso e sono un giornalista e autore torinese. Da giornalista mi occupo di politica, sindacale, manifestazioni di piazza, problemi di quartiere e più in generale di storie. Come autore ho pubblicato tre libri noir: ‘Le colpe del nero‘ nel 2018, ‘Calma&Karma‘ nel 2020 e ‘L’assassino dei pupazzi‘ nel 2022. Se vuoi puoi ascoltare i miei audio racconti su Spotify.

Fuoco dento il CPR di Torino: perché siamo così indifferenti

A Torino per l’ennesima volta all’interno del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) c’è stata una rivolta. La capienza – già ridotta – è passata da 122 posti a 41. A darne notizia è stato Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, dopo un sopralluogo. La notizia se volete potete leggerla liberamente sui giornali.

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Quando nel 2016 ho pensato di scrivere un libro ambientato dentro il CPR – all’epoca si chiamava ancora CIE – l’ho fatto perché spinto dalla profonda convinzione che quel posto oltre a essere inutile è anche ingiusto. Durante le presentazioni dei miei libri cerco sempre di esprimere un concetto: di quel posto voi non sapete nulla.

C’è chi ci abita davanti, chi ci passa tutte le mattine in macchina, chi ne ha sentito parlare, chi legge le notizie sui giornali, ma nessuno lo conosce veramente se non chi ci lavora, chi lo ha visitato e chi è prigioniero là dentro. Voi lo conoscete solo fino al muro di cinta; voi non avete mai visto quelle cinque gabbie.

E il fatto che voi non lo conosciate è la ragione per la quale quel posto – seppur atroce e inutile – è ancora aperto. I vostri occhi non hanno visto lo sguardo di chi è rinchiuso in quel carcere – sì perché è un carcere; le vostre orecchie non hanno ascoltato le loro storie; il vostro naso non ha annusato il tanfo delle camere dentro le quali dormono.

COMPRA UNA COPIA DE ‘LE COLPE DEL NERO’

È per questo che ho scritto ‘Le colpe del nero’, per raccontare tutto questo e un pezzo in più. Dal 2016 sono passati sette anni e nulla è cambiato. Ma il 2016 non è l’anno d’inizio di questa storia, il 2016 è solo una tappa perché tutto ha avuto inizio molto prima. Apriamo gli occhi, stappiamo le nostre orecchie e i nostri nasi. Forse così riusciremo a trasformare questo Paese in un luogo più giusto.

Chi sono? Mi chiamo Gioele Urso e sono un giornalista e autore torinese. Da giornalista mi occupo di politica, sindacale, manifestazioni di piazza, problemi di quartiere e più in generale di storie. Come autore ho pubblicato tre libri noir: ‘Le colpe del nero‘ nel 2018, ‘Calma&Karma‘ nel 2020 e ‘L’assassino dei pupazzi‘ nel 2022. Se vuoi puoi ascoltare i miei audio racconti su Spotify.