Mi è rimasto l’amaro in bocca. Ho provato una cocente delusione. Non rabbia, quella l’ho provata quando ho terminato i 19 albi del nuovo corso di Dylan Dog. In questo caso ho provato solamente tanta delusione.
Un finale affrettato e collegato alle altre stagioni da un sottile filo di cotone. Dark ci ha tenuti incollati allo schermo grazie ai suoi intrecci narrativi, ai suoi viaggi temporali, alle caratterizzazioni dei personaggi e ai conflitti che erano stati immaginati.
Ho atteso con curiosità la terza stagione per capire come gli autori sarebbero stati in grado di trovare una giustificazione all’impianto narrativo messo in campo nelle prime due per poi dover constatare che il finale immaginato è affrettato e poco solido.
No, il terzo mondo non mi ha convinto.
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