Che tristezza. Che amarezza. Che Pena. Il brutto affare della Lega Nord ci ha messo davanti alla dura e cruda realtà: davanti ad un boccone scottante, se possibile, si deve riversare sempre la colpa sul più debole. Se poi questi è anche vecchio, malato ed un po’ “rincoglionito”, allora si può anche esagerare.
Da piccolo mi ricordo quell’uomo in canottiera e con il crocifisso al collo urlare al popolo italiano che lui aveva il pene eretto sempre. E pensare che all’epoca a molti è bastato sapere quello per giudicarlo un buon leader politico. Con l’erotomania dell’Allenatore nel Pallone e lo stile del Molleggiato, il vecchio di oggi, ieri, conquistava il Nord Italia.
“E’ stato raggirato, ci costituiremo parte civile”, diceva ieri il Leone Rampante. Un po’ come il nipote che dopo che la nonna è stata derubata in casa da due finti carabinieri dice: “E’ stata truffata, povera è rincoglionita e si è fidata”. E la domanda sorge spontanea: ma il nipote dove era quando la vecchietta era nella sua solitudine? Per il vecchio rincoglionito di Pontida è uguale: il Leoncino dove era quando i figli rubavano soldi pubblici, quando “la nera” affittava escort al maschile, quando l’insegnante apriva scuole private con i soldi dello Stato?
E’ troppo facile adesso farlo passare per un vecchio rincoglionito quando sono anni che si dice che forse non era più in grado di guidare un partito di Governo. L’Italia è una cosa seria, i circhi (non cerchi) magici non fanno più ridere nessuno.