Per la prima volta in vita mia sono stato ad Artissima, la fiera dell’arte contemporanea che ogni anno porta a Torino i maggiori galleristi del mondo. Almeno, io questo ho capito.
L’edizione 2014, non mi chiedete perché, non me la sono fatta scappare. Messa in carica la macchina fotografica mi sono diretto verso il Lingotto e dal basso della mia incompetenza artistica ho guardato la fiera con gli occhi di chi sta passando la domenica pomeriggio all’IKEA.
Seguendo la linea rosa incollata sul pavimento, a pochi passi dall’ingresso, mi sono subito imbattuto nel reparto letti e materassi. Una ragazza, avvolta da un piumone bianco, se la dormiva tranquillamente davanti agli occhi di qualche decina (per volta) di spettatori incuriositi.
Pochi metri dopo ecco il reparto abbigliamento dark. Pantaloni neri, gonne nere, giacche nere, maglie nere, camicie nere. Tutte rigorosamente impilate da due signorine che con i mucchi andavano a comporre un lungo cerchio che pochi minuti dopo sarebbe stato il palco di un’esibizione. Che non ho capito, ma una mia amica mi ha spiegato puntualmente.
In uno dei corridoi laterali ecco il reparto alimentari d’arredo. Qui nella foto un tappeto composto da crackers, visto il colore penso integrali, con inserti di coriandoli verso il centro. Un pezzo imperdibile per i vostri saloni, ma sconsigliato se con voi vive un cane o un gatto. Ve lo potrebbe mangiare.
Gira che ti rigira sono arrivato al reparto delle chaise longue. Nella foto potete apprezzarne una delle più semplici in mostra, ma anche delle più eleganti a mio avviso. Forse un po’ scomodo il taglio centrale dell’imbottitura, ma la bellezza ha indubbiamente i suoi svantaggi.
Siamo arrivati al momento degli arredi per interni. Qui di fianco uno scheletro ricoperto di swarovski e con in testa un cappello papale, evidentemente infastidito dal frastuono e baccano che lo circonda.
Non sono mancate neanche le opportunità per i più piccoli. Qui di seguito una serie di pupazzi: lo scimmione, il coccodrillo, il leone, l’unicorno, la giraffa (che è fuori dall’inquadratura), la gallina, il gattone e così dicendo.
E infine cuscini, fotografie, cancelleria e tappeti. Ad Artissima ho visto di tutto.
Ultima, ma non per importanza, l’opera che considero principale nell’edizione 2014 di Artissima. Quella che mi ha convinto ad alzarmi dal mio divano e partire verso il Lingotto: Tappeto casalingo con ciabatte. Questa. Non credo abbia bisogno di commenti.
Twitter: @gioeleurso1
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A me sono piaciute molto le opere dell’artista giapponese Naka Gata