I social network e le chat di messaggeria istantanea nel mirino del Regno Unito. Sin dalle primissime ore dopo l’attentato a Charlie Hebdo il primo ministro britannico David Cameron è stato chiarissimo: Whatsapp, Snapchat, iMessage potrebbero essere dichiarati illegali dal suo esecutivo; allo stesso modo chiederà al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che i colossi americano che operano su internet come Facebook e Twitter forniscano i dati dei propri utenti per smascherare eventuali potenziali organizzazioni terroristiche.
Per Cameron internet sta diventando un “rifugio sicuro” per i terroristi e la mancanza di collaborazione delle aziende che operano nel mondo del web renderebbe i protocolli più complicati. L’intenzione del primo ministro inglese è quella di fissare sull’agenda politica internazionale temi quali lo “spazio online e di come affrontare l’estremismo violento su Internet“.
A maggio nel Regno Unito si voterà e Cameron è in piena corsa elettorale. Nei giorni scorsi ha dichiarato che in caso di rielezione “il suo governo metterà al bando gli strumenti che permettono di comunicare in maniera criptata, perché potrebbero essere utilizzati da gruppi terroristici per organizzare i loro movimenti“. Il primo ministro inglese chiede accesso ai dati delle conversazioni in caso di sospetti di attività terroristica, per svolgere attività di prevenzione e fornire informazioni ai servizi di intelligence.
Sui servizi di messaggeria istantanea ormai viaggiano il maggior numero di conversazioni del mondo: Whatsapp ha 700 milioni di utenti, iMessage 300 milioni, Viber oltre 100 milioni, Facebook Messenger 500 milioni. Accettereste una riduzione della vostra privacy in nome della sicurezza?
Twitter: @gioeleurso1
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