Iraq, i bimbi fucilati per il calcio e i dubbi di Mentana e Serra

giornalismoLa notizia è di quelle che fa venire i conati di vomito, che fa stringere i pugni dalla rabbia e fa serrare i denti: a inizio settimana le principali testate giornalistiche italiane diffondono la notizia dell’esecuzione in Iraq di tredici bambini perché avevano guardato una partita di calcio in tv. La notizia non è mai stata confermata.

Da giornalista, ma anche da lettore, mi fido di quel che dicono i colleghi e la prendo come vera. Mi arrabbio. Guardo i telegiornali e lo sgomento cresce. La notizia deve essere vera: in alcuni tg è addirittura tra i primi tre titoli di apertura dell’edizione (e siamo nel giorno della crisi del PD).

Poi però Enrico Mentana lancia un piccolo alert e durante l’edizione del suo telegiornale sul La7 dichiara che la notizia non è stata ufficializzata da nessuna fonte certa, e che non è dunque verificata. La notizia però viene data perché la stanno riportando le altre testate.

Michele SerraIl giorno dopo, ovvero ieri, un secondo alert di Michele Serra all’interno de L’Amaca pubblicata su La Repubblica. Serra scrive: “La notizia dei tredici ragazzini di Mosul fucilati dai miliziani dell’IS perché guardavano una partita di calcio in tivù è da prendere con le molle: non c’è nessuna conferma autorevole, per fortuna. Ma nell’ipotesi che sia vera e non solamente verosimile…“. L’editorialista di Repubblica ci dice due cose: 1) la notizia non è verificata; 2) la notizia è verosimile.

Ma se una notizia non è verificata perché la stiamo dando? I lettori che si fidano del lavoro dei giornalisti seri danno per scontato che una notizia data da un organo di informazione sia vera e non solo verosimile.

Quali sono i parametri con i quali stabiliamo che una notizia è verosimile? Perché dicendo che la notizia è verosimile diamo per scontato che in Iraq chiunque guardi una partita di calcio viene fucilato.

Se una notizia non è vera, ma verosimile è necessario pubblicare un corsivo tracciando scenari (anche se condivisibili) ipotetici? A due giorni di distanza la notizia è stata verificata? Era vera? Non sarebbe necessario fare chiarezza a questo punto?

Io so che la notizia probabilmente è vera, ma è stata riportata in modo impreciso. Secondo il sito Bufale.net la notizia sarebbe vera, ma nella versione che ci hanno dato i giornali italiani potrebbero esserci delle imprecisioni: “A differenza dell’articolo pubblicato da Panorama, i siti in lingua inglese e lingua araba che raccontano l’accaduto non citano l’esatta età delle vittime, definendoli “fans“, “giovani“, “giovani uomini“, “teen boys“, “teenage boys“, “teenage fans“, al contrario di Panorama che li definisce “bambini“. In merito alle motivazioni del gesto riportate da Panorama, dalla fonte originale si denota che le vittime non sarebbero state uccise perché avrebbero violato la Shari’a, bensì perché i membri ISIS ritengono che il calcio sia un’idea proveniente dall’Occidente“.

La domanda persiste però: perché dare una notizia quando non si è certi della precisione di quello che si sta scrivendo o dicendo?

Twitter: @gioeleurso1

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