Che la tecnologia stia cambiando radicalmente il mondo del giornalismo lo stiamo dicendo da più e più tempo. Sono tante infatti le applicazioni che stanno nascendo e che hanno lo scopo di migliorare il modo di fare informazione sul web. Navigare in questo mare di innovazioni non è sempre facile, anche perché molte sono solamente finte novità. Qui ve ne presento due che però non ho testato personalmente.
Curator – È un’applicazione dell’enorme galassia Twitter. Curator è una piattaforma ad uso dei grandi broadcaster (redazioni giornalistiche, ma non solo) che permette di raccogliere i tweet e i video di Vine su argomenti specifici in un unico “contenitore”. Ogni tweet relativo a un grande evento potrà avere il suo spazio social a tema. In Italia l’ha già sperimentato Mediaset con l’ultima edizione dell’Isola dei Famosi.
L’obiettivo, spiega Twitter sul suo blog dedicato ai media, è quello di facilitare la ricerca e la visualizzazione dei contenuti del microblog e della sua app affiliata Vine. In futuro, magari la stessa piattaforma potrà contenere anche i live streaming di Periscope. Twitter Curator è disponibile gratuitamente su richiesta a livello globale. Chi ha già testato il servizio, scrive Twitter, ha evidenziato un aumento del coinvolgimento del proprio pubblico.
EyeTaste – Si tratta si un’applicazione di marchio italiano. Attraverso EyeTaste il giornalista potrà utilizzare strumenti video evoluti per ricavare il massimo dal proprio smartphone: si possono montare video e immagini, inserire una sigla iniziale, sovrapporre una traccia parlata o musicale e perfino gestire il bitrate audio e video della clip.
Francesco Bevivino, il fondatore di EyeTaste, ha dichiarato all’ANSA: “Non vogliamo che sia un’app virale per diffondere video ‘buffi’ ma uno strumento per editori e agenzie creative“. Un rischio, quello di diventare virale, che, visti i costi, non correrà affatto. La società stima il costo di un’app completamente customizzata intorno ai 30.000/50.000 euro. Sicuramente un app che farà storcere il naso ai videoeditor.
Twitter: @gioeleurso1
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Luigi scrive: È un iniziativa editoriale interessante e di forte impatto professionale