Aggiornare il blog nell’ultimo mese è stato quasi impossibile, sono stati giorni intensi, faticosi e appassionanti. È per questo che oggi non è facile riprendere il filo del discorso sul blog e con il blog. Ci eravamo lasciati con un dubbio: quale dovrà essere il futuro di questo contesto? Ci ritroviamo con lo stesso dubbio: quale dovrebbe essere il taglio migliore per Tempesta di Cervelli?
Apro e chiudo parentesi: sono consapevole che tutto ciò non è di vostro interesse, ma si sa mai che qualcuno abbia voglia di darmi qualche suggerimento.
Per come la vedo io il blog deve raccontare qualcosa, questo non è un contesto tematico, ma è un contenitore di idee. Ho sempre immaginato questo posto come il centro di una vera e propria tempesta e nell’ultimo anno sono stati fatti dei passi avanti non da poco.
Forse però dovremmo canalizzare maggiormente le nostre considerazioni, semplificando e asciugando il discorso. Oggi come oggi nel blog ci sono tante cose che a modo proprio vengono tutte seguite. Forse dovremmo ridurre le categorie, dare più respiro agli argomenti e semplificare l’aspetto.
Narrativa, comunicazione e editoria: forse dovrebbero essere queste le tre categorie da approfondire. Voi cosa dite? Io ci sto pensando, però poi mi chiedo: e i raccontini dove li metto? Boh.. è un casino.
Ma detto tra noi, anche questo post è parte integrante della mia tempesta nel cervello perché in qualche modo dopo più di trenta giorni di assenza dovevo cominciare. E comincio proprio da questa masturbazione mentale.
@gioeleurso1 – redazione@tempestadicervelli.com
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