“Noi rispettiamo Sotloff e non manderemo in onda le immagini della sua morte. Suggeriamo a tutti i media di fare lo stesso” – con queste poche parole l’emittente televisiva Al Jazeera ha annunciato che non era intenzionata a trasmettere il video della decapitazione Steven Sotloff. L’hashtag scelto per accompagnare questa campagna Twitter è #ISISmediaBlackout.
We respect Steven Sotloff and won’t air images of his death, or him in a jumpsuit. We suggest all media do the same. #ISISmediaBlackout
— Al Jazeera PR (@AlJazeera) 2 Settembre 2014
Cosa succederebbe se tutti gli organi di stampa televisivi e online decidessero di percorrere questa via? Indubbiamente non possiamo saperlo, ma nel caso di Tempesta di Cervelli è stato deciso, già diverso tempo fa, di non pubblicare alcuna immagine di questo tipo. Le motivazioni sono diverse:
- Non crediamo sia giusto assecondare le volontà di chi utilizza il web per diffondere terrore, in questo caso i terroristi
- Non crediamo sia giusto nei confronti di chi è stato ucciso
- Non crediamo sia giusto nei confronti della famiglie della vittime
- Su internet navigano anche minorenni e non vogliamo che queste immagini possano essere viste da loro
- Su internet navigano un buon numero di pazzi e non vogliamo che questi possano trovare spunti per le loro follie
Twitter: @gioeleurso1
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