Radio France, Groupe Le Monde e France Télévisions hanno annunciato con un comunicato ufficiale pubblicato sulla pagina facebook del Groupe Radio France che metteranno a disposizione le risorse umane e materiali necessarie a mantenere in vita il giornale satirico Charlie Hebdo.
Nel testo della nota si può leggere: “Les groupes France Télévisions Le Monde.fr et Groupe Radio France annoncent mettre à disposition de Charlie Hebdo Officiel et de ses équipes l’ensemble de leurs moyens humains et matériels nécessaires pour que Charlie Hebdo continue à vivre“.
Arriva dunque dal mondo dell’editoria una prima risposta concreta a sostegno della libertà di espressione. Nell’attentato subito ieri dalla redazione di Charlie Hebdo a Parigi sono morte 12 persone: 8 giornalisti, 2 agenti, un ospite e il portiere dello stabile.
Laurent Joffrin, direttore di Liberation, ieri ha dichiarato: “Noi non faremo la guerra. Noi non siamo soldati ma difenderemo il nostro mestiere e la nostra vocazione che è aiutare i lettori a sentirsi cittadini. Non è una gran cosa, ma è qualche cosa. Con una certezza ancora più forte: ora sappiamo perché facciamo questo mestiere“.
La vignetta dell’articolo, a mio avviso molto significativa, è stata caricata sull’account di Instagram che di solito ospita le opere di Banksy, street artist inglese.
Intanto continuano le manifestazioni di solidarietà sia in Francia, sia nel resto d’Europa. Questa sera a Torino in Piazza Castello, davanti a Palazzo Madama, alle 18 appuntamento aperto ai cittadini torinesi, incontro di solidarietà con le vittime e le loro famiglie, con la professione dei giornalisti, e per riaffermare il sostegno alla libertà d’espressione e alla democrazia nel mondo.
Twitter: @gioeleurso1
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