Due cose mi hanno colpito del filmato pubblicato da “Il Corriere della Sera” durante il quale si vedono alcuni manifestanti della Milano che pulisce mentre aggrediscono verbalmente una manifestante NoEXPO: la violenza che utilizzano; le cose che dicono.
Spugna in mano e braccio teso un ragazzo urla alla manifestante “tieni la spugna, vai a lavorare“; guanti azzurri in mano e vene del collo vibranti di sangue, un uomo urla “l’EXPO dà da mangiare alle persone, sei una merda“; quando la manifestante parla di mafia una sua coetanea si avvicina e le dice di andare “a Napoli e in Sicilia a combattere la mafia, ma non venire qua“; infine una signora anziana mentre la manifestante parla con i giornalisti la insulta, la tocca e poi la insegue dicendole che è una stronza.
L’attivista NoEXPO nella Milano degli angeli che ripuliscono la strada ha commesso un solo errore: non stare nella squadra che vince (e quella che perde è composta dai NoEXPO che vedono cancellate le ragioni della loro protesta). Sì, perché nel nostro Paese lo spazio per la riflessione e l’analisi è ormai finito, e così l’equazione “Black Bloc uguale NoEXPO” è stata facile da fare.
La nostra è una nazione di ultras. Io sto dalla parte di chi non distrugge le città, ma anche dalla parte di chi ascolta. Io sto dalla parte di quella manifestante che sommessamente solleva il dubbio: ma visto che l’EXPO porta lavoro possiamo ignorare le accuse di collusione? Possiamo ignorare le ragioni di chi contesta da anni quella manifestazione?
Perché la mafia è a Napoli o in Sicilia? Perché se sei una manifestante NoEXPO non hai diritto di rivendicare le tue ragioni, ma devi solo pulire? Perché se sei addirittura una donna puoi anche essere aggredita verbalmente con una violenza che nei confronti di un uomo, quegli uomini là, non avrebbero mai manifestato? A me non piacciono i balck bloc e mi chiedo come sia possibile che facciano quel che vogliono quando vogliono, ma non mi piacciono neppure coloro che fanno di tutta l’erba un fascio.
Twitter: @gioeleurso1
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Tatiana scrive: Gioele, al solito ammiro molto il tuo modo di esprimere le tue opinioni, che sovente condivido.
Ma in questo caso vorrei farti notare che l’equazione “no expo = black bloc” non è nata da un’ignoranza che vuole semplificare tutto in bianchi e neri, buoni e cattivi… le classiche uniche due fazioni totalmente contrapposte.
Il problema è che se i sfilo pacificamente all’interno di un corteo di protesta, animato da ottime motivazioni, al contempo faccio in modo di schierarmi contro colui che del mio corteo si appropria per fare casino, e si presenta al mio fianco incappucciato ed armato!
Dacché i black bloc rappresentavano la minoranza del corteo, perché lo zoccolo duro non si è distaccato, consegnando quei coglioni (perdona l’intercalare francese) alle forze dell’ordine?