Io credo che in realtà le cose siano andate più o meno così! I social, lo sapete meglio di me, sono una piazza virtuale e proprio come nella realtà ognuno di noi si fa un’opinione delle persone che la calpestano ancor prima di conoscerle. Avviene così che un vecchio trombone ti incolla addosso un’etichetta che si fonda esclusivamente sulla spocchia di credere di essere l’unico in grado di interpretare e di conoscere il mondo e ti tratta come un ragazzino. Però basta!
Questo post nasce dall’esigenza di rivendicare il diritto a essere presi sul serio. Il vecchio trombone in un giorno qualunque commentando un post qualcunque ci tratta come un branco di ragazzini stupidi che devono essere rieducati.
E no mio caro vecchio trombone, a trent’anni (ma il discorso vale anche per quelli che si affacciano alla soglia dei 40) io ho il diritto di essere trattato come un uomo! E sai perché?
Perché quelli della mia generazione sono stati truffati da quelli come te che gli dicevano che studio e lavoro ci avrebbe garantinto futuro stabile e soddisfazione; perché ci avete detto che dovevamo abituarci alla flessibilità mentre vi tenevate stretti i vostri posti fissi; perché avete prima pensato ai vostri interessi che al futuro dei vostri figli; perché quando era arrivato il momento di farvi da parte per lasciare spazio a noi siete rimasti dove eravate stati messi; perché siete stati vittime dello stesso sistema che avete protetto con connivenza.
Per questo ho il diritto di essere trattato come un uomo. Caro vecchio trombone pensi che sia un inetto, uno stupido, un coglione, una persona non degna del tuo rispetto? Ok, accetto, ma trattatami da uomo e non da ragazzino! Ma sai una cosa che ho capito: che dietro al tuo rifiuto a confrontarti seriamente con me, probabilmente ci sarà un po’ di paura.
Tu hai contribuito a togliere alla mia generazione ogni prospettiva di crescita, evita di togliergli anche la dignità! Insomma, non pisciare fuori dal vaso!
È importante che tu condivida questo articolo e qui ti spiego il motivo!
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