Sempre più frequentemente si sente parlare in ambito social di Personal Branding, ma di cosa si tratta? Chi lo utilizza? Quali sono alcuni esempi?
Il personal branding è la capacità di promuovere se stessi, al fine di essere gradito o comunque appetibile nei confronti di una comunità di consociati. Questo da definizione. In parole povere è una tecnica utilizzata consapevolmente, ma anche non consapevolmente, che permette all’individuo di crearsi un pubblico. In ambito online è utilizzatissima da chi fa della propria reputazione online un punto di forza anche in ambito lavorativo. Il marchio diventa la persona che poi utilizza la propria immagine anche per promuovere i lavori che realizza.
Alcuni esempi noti? Andrea Scanzi è stato uno dei primissimi a fiutare la tecnica e i suoi 250.000 fan di Facebook lo dimostrano. Ultimamente a giocare la parte del leone è invece Selvaggia Lucarelli che non ha una pagina personale su Facebook, ma un profilo personale seguitissimo. Quest’ultima sta sfruttando al meglio la funzione “segui” di fb che permette di aprire il proprio profilo e dunque di fare ricevere i propri aggiornamenti anche a chi non è tra i propri amici. Ovvio, la tecnica non funziona solamente su fb, ma anche su Twitter e gli altri social.
Chi utilizza il Personal Branding? Tutti coloro che fanno della propria immagine un veicolo di promozione dei propri lavori: scrittori, giornalisti, musicisti, artisti; ma anche quei professionisti che vogliono promuovere la propria attività in modo indiretto. Un esempio? Un ristoratore che vuole ampliare la propria clientela, può utilizzare i social in modo da creare un rapporto empatico e simpatico con i fruitori potenziali dei propri prodotti.
Twitter: @gioeleurso1
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