Cronaca di una morte annunciata di Gabriel Garcia Marquez è un romanzo che ti lascia dentro un senso di angoscia. Lo scrittore latinoamericano come sempre riesce a mettere in luce sensazioni e vizi dei protagonisti della storia che vuole raccontare.
In Cronaca di una morte annunciata racconta la storia di un omicidio, quello di Santiago Nasar a opera dei fratelli Pedro e Pablo Vicario. In paese tutti sanno che quel giorno i due gemelli sono usciti di casa con due coltelli da macellaio in tasca per uccidere Santiago, ma nessuno eviterà l’atroce delitto.
Marquez con questo romanzo ci lascia tanti dubbi: non ci svela se la colpa di Nasar è reale oppure no; ci parla di casualità che rendono inevitabile l’assassinio, ma non scaccia il sospetto che alla fine qualcosa in più avrebbero potuto fare per salvarlo. In Cronaca di una morte annunciata tanto ci viene raccontato, ma molto non ci viene detto.
Nel 1987 fecero un film tratto da questo libro, diretto da Francesco Rosi, sceneggiatura di Tonino Guerra, protagonista femminile Ornella Muti e protagonisti maschili Gian Maria Volonté e Anthony Delon.
È un libro che consiglio, 89 pagine con Feltrinelli e si legge in un giorno. Nella mia personale classifica dei libri di Marquez letti si piazza al secondo posto a pari merito con Cent’anni di Solitudine; L’amore ai tempi del Colera è sempre in cima alla classifica.
Twitter: @gioeleurso1
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