Un mio amico che abita a Londra dice che i messaggi vocali di WhatsApp lì sono considerati “troppo In” e che sono utilizzati da tutti, ma proprio tutti; in Italia invece li abbiamo etichettati come una “moda da bimbiminkia” e in molti si vergognano a registrarli e inviarli.
L’argomentazione più utilizzata dai detrattori dei messaggi vocali è: “Sì. Ok. Fighi. Però quando sono in giro non posso mica ascoltarli. Ma ti immagini lanciare il Play in treno in mezzo a tutta quella gente?“. La paura più grande è quella di essere ascoltati dagli altri, paura che svanisce invece quando si tratta di raccontare i fatti propri durante lunghe conversazioni telefoniche in pubblico.
Timore che può essere detonato in meno di un secondo. Oltre al vivavoce ci sono metodi molto più intimi per ascoltare i messaggi vocali e sono due:
- Ricordatevi che potrete sempre utilizzare il vostro amato auricolare. Cuffie nelle orecchie e microfono all’altezza del mento, potrete udire e rispondere salvando la privacy. “Bello tu, e quando non abbiamo l’auricolare dietro?”
- Quando non avete l’auricolare dietro la situazione è ancora più semplice: basterà lanciare il Play e portare il telefono all’orecchio, proprio come quando telefonate. Ascolterete il messaggio come se fosse una conversazione telefoniche.
Banale vero? Sì, ma non tutti lo sanno. E adesso cominciate a utilizzarli tranquillamente, ma con parsimonia perché altrimenti rompono le scatole.
Twitter: @gioeleurso1
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