Per uno scrittore è più facile perché nel regno della nostra fantasia tutto è possibile, ma rimane comunque sorprendente la scoperta che è stata rivelata da uno storico inglese che ha scoperto negli archivi di Londra una serie di lettere tra Ian Flaming e i capi della CIA.
Il tema centrale del carteggio tra lo scrittore inglese e l’agenzia di spionaggio per l’estero degli Stati Uniti d’America erano i gadget utilizzati nelle sue missioni dal più popolare agente segreto della storia della letteratura: James Bond.
Sembrerebbe addirittura che un funzionario della CIA rivolse un insolito appello al noto scrittore chiedendogli di “non mandare mai in pensione” James Bond, ma anche che un altro agente avesse detto ai suoi sottoposti di andare al cinema “ogni volta che esce un film di 007 perché potremmo trovare delle idee interessanti”.
In poche parole i gadget ideati dal fedele Q erano di gran lunga migliori di quelli del Governo americano!
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Da qualche tempo ci pensava spesso. Era un’insinuazione che stava invadendo il suo cervello: “Se suicidandomi non posso assicurarmi un posto in Paradiso, tanto vale guadagnarsene uno nei gironi dell’Inferno” – considerava davanti alla tv, poi però non aveva mai avuto il coraggio di farlo.
Non ci si improvvisa mica. Non è che tra una sigaretta e l’altra fumata sul balcone, si decide di fare un salto giù senza prendere l’ascensore; e neppure si decide di farsi travolgere da un treno durante una passeggiata domenicale lungo i binari della ferrovia.Metodo. Togliersi la vita richiede metodo.
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