Vi voglio suggerire uno spunto di riflessione che ho trovato molto interessante. Questa mattina navigando su internet sono capitato su un post di Mariangela Vaglio dal titolo: Il social media manager bravo è quello invisibile. Vero ha ragione. Ritagliatevi qualche minuto della vostra giornata e leggete le critiche che solleva.
A volte anche io ho la sensazione che chi si trova a dover gestire i profili social di aziende, o meglio ancora, di partiti politici o personaggi pubblici lo faccia improvvisandosi. Nulla di più sbagliato! E’ vero che tutti possono guidare un’automobile, ma non tutti lo riescono a rendere un viaggio piacevole. Magari un giorno ci soffermeremo sulle tecniche di condivisione dei contenuti sui social network.
Per il momento voglio solo sollevare un dubbio sul post che vi ho suggerito: al termine Vaglio sostiene che chi si gestisce account non personali dovrebbe congelare o chiudere il proprio profilo social. Non sono d’accordo perché la mia comunicazione personale e differente da quella dell’azienda o del personaggio pubblico per il quale lavoro. Nel caso in cui non riuscissi a distinguere le due cose forse dovrei cambiare mestiere.
@gioeleurso1 – redazione@tempestadicervelli.com
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