Su facebook lo puoi dire! Potrebbe essere questo lo slogan della prossima campagna di de-frustrazione per politici a disagio. Sì perché ormai il social network per eccellenza è stato sdoganato nella sua versione più provincialista.
Il politico ci prova: quando nessuno sembra avere intenzione di ascoltarlo, lui posta con finto disinteresse uno stato su facebook con la speranza di scatenare il finimondo e ritagliarsi un posto in prima fila. Peccato però che il 95% dei politici italiani non sanno utilizzare il Ferrari che il buon Mark ha messo a disposizione; o meglio, la maggior parte degli italiani non lo sa fare perché se tutti fossero in grado di utilizzare facebook al 50% delle funzionalità che ha sarebbe un mondo molto più semplice per chi si occupa di social media marketing (ma questo è un altro discorso).
Comunque, torniamo al tema principale: vi domanderete perché ho scritto tutto questo pippozzo. Semplice. In questi giorni è stato sottoposto alla mia attenzione un post di Susy De Martini, europarlamentare di Forza Italia, nel quale viene denunciato il fatto che il suo partito ha nominato Licia Ronzulli quale portavoce europea. Dovete sapere che quest’ultima è stata coinvolta nello scandalo che ha messo in evidenza la tendenza che avrebbe avuto Silvio Berlusconi per le donnine allegre, ma non mi voglio addentrare nella questione politica perché questo non è il contesto adatto. Il punto in questione è lo strumento che la dottoressa De Martini ha deciso di utilizzare per dare sfogo al suo disagio: facebook.
L’europarlamentare pubblica una fotografia del duo Minetti-Ronzulli e come didascalia aggiunge una lunga nota nella quale si scaglia contro il sistema delle Olgettine e via dicendo: questa è comunicazione politica? Il suo post ha ricevuto quasi una trentina di “mi piace“, è stato condiviso 13 volte e i commenti non sono tantissimi. Basta dunque mettere una foto e una nota per fare comunicazione politica sui social? No. Vero che oltre a questa azione ci sarà stata anche una nota per la stampa, ma noi in questo caso stiamo discutendo della comunicazione online.
La De Martini ha ragione nel merito della questione, ma la comunicazione politica prevede comunque due livelli: azione politica e condivisione sui social delle idee seguendo schemi ben precisi. Tecnicamente gli errori di questo post sono due: l’immagine che viene postata è troppo inflazionata, non comunica nulla e non attira l’attenzione; il post denuncia un fatto, ma non propone una strada alternativa.
Su facebook lo puoi dire! Ma non basta! Il social è solo una parte del meccanismo.
@gioeleurso1 – redazione@tempestadicervelli.com
————————————————————————————
Per leggere il mio ultimo romanzo “Suicidio Culinario” vai su Amazon o BookRepublic
BookRepublic: http://www.bookrepublic.it/book/9788868552060-suicgidio-culinario-io-e-il-mio-pesce-palla/