Facebook, arriva l’algoritmo anti-bufale

facebookNemmeno il tempo di trovare le giuste contromosse al famigerato algoritmo di Facebook, che i social media manager devono subito rimettere mano alle loro strategie di condivisione per rendere visibili i post sulle bacheche dei fan delle pagine che gestiscono.

Se fino a ieri l’obiettivo principe era quello di ottenere il maggior numero di click possibile in modo da rimanere per più tempo in cima alla News Feed, da domani la strada da percorrere sarà quella della qualità. A spiegarlo sono gli stessi uomini di facebook attraverso un comunicato ufficiale con il quale mettono al bando i post che giocano con la curiosità dell’utente per mezzo di foto ad alto impatto abbinate a messaggi incompleti. Vita dura per i produttori di bufale.

Con il nuovo algoritmo saranno due i fattori che permetteranno ai post di rimanere in cima alle News Feed: il tempo di lettura di un articolo; il rapporto tra le persone che cliccano sul post rispetto a quelle che ne parlano e lo condividono con i loro amici. In poche parole un post che verrà aperto, letto e condiviso avrà più visibilità rispetto a un post che verrà solamente scorso al volo.

Questa svolta nelle politiche di facebook porterà a una riduzione delle bufale da social? I social media manager come cambieranno il loro modo di operare? Noi ci mettiamo subito al lavoro e correggiamo immediatamente la rotta cercando di condividere in modo innovativo già questo post.

Twitter: @gioeleurso1

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1 commento su “Facebook, arriva l’algoritmo anti-bufale”

  1. Credo che, algoritmo a parte, se si vuole portare avanti una politica di comunicazione online a lungo termine sia fondamentale assecondare la “filosofia” del media su cui si investe.

    Molte testate online hanno sempre cercato di trovare un cavillo o un bug negli algoritmi per poter aggirare gli ostacoli e risparmiare sugli investimenti fatti per la creazione dei contenuti.

    La strategia del risparmio sui contenuti non funziona mai a lungo termine e rischia di far saltare interi Business Plan se non si è consapevoli che le bolle prima o poi esplodono.

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