Internet può rivelarsi una vera e propria arma di distruzione di massa, e per massa in questo caso intendo quella cerebrale . Perché vi dico questo? Ora ve lo spiego.
Nel tardo pomeriggio di ieri sui social comincia a girare un video che ben presto viene ripreso dai principali siti di informazione. Questo è il video pubblicato da Repubblica (che è lo stesso che circola su Youtube): http://video.repubblica.it/embed/edizione/torino/torino-multe-per-la-doppia-fila-scoppia-la-rivolta-di-passanti-e-negozianti/183172/181997&width=320&height=180
La storia è semplice: siamo a Torino, i vigili durante un banalissimo servizio fanno una serie di multe alle auto parcheggiate in doppia fila i commercianti e gli inquilini della zona scendono in strada, accerchiano gli agenti, urlano e insultano e due panettieri vengono portati in centrale.
Il Comune di Torino in serata dirama una nota dove si legge: “Un’auto della polizia municipale è stata danneggiata e quattro agenti colpiti sono stati accompagnati in ospedale con lievi lesioni. Il primo fermato è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce e rifiuto di fornire le proprie generalità, il secondo anche per le lesioni causate agli agenti. Per quest’ultimo, inoltre, il magistrato di turno ha disposto gli arresti domiciliari“.
Una volta esposti i fatti torniamo a internet, la nostra arma di distruzione di massa. Quelle che colpiscono di tutto il filmato più che le immagini sono le voci in sottofondo. Una in particolare è utile al nostro ragionamento, un signore dice: “Lo mettiamo su internet questo. E mo so cazzi loro. Si devono vergognare. Abuso di potere“.
Il senso? Internet è un’arena dentro la quale gli utenti sono i giudici. Se il web dice che è sbagliato fare le multe a chi parcheggia in doppia fila, significa che questa è la realtà. Il web utilizzato come ipotetico strumento per farsi giustizia da soli. Internet, se ingombriamo lo spazio che sarebbe destinato al raziocinio e al ragionamento con il populismo e la rivendicazione di poter ingorare le regole, diventa veramente una vera e propria arma di distruzione di massa. Internet non deve essere considerato il luogo che giustifica l’anarchia.
Twitter: @gioeleurso1
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Chiederei ai vigili urbani di passare anche in via San Secondo, troveranno circa 1 km. di auto in doppia fila ogni giorno , la situazione è esattamente la stessa di via Vanchiglia ! Ai commercianti che asseriscono che il cliente non viene più da loro se non può parcheggiare in doppia fila , consiglierei prima di tutto un titolo di studio in materia commerciale ( visto che ritengono quanto sopra un requisito importante per il loro business ) , in secondo luogo vorrei ricordare che i cittadini non devono essere ostaggi del loro modo egoistico di pensare la società, le regole esistono per garantire le libertà di tutti, insieme ai diritti devono perciò esistere anche doveri .