Periscope, il primo inghippo si chiama diritti televisivi

periscopeFatta l’app, trovato l’inganno. Ebbene sì, per il nuovissimo strumento di Video Live Streaming lanciato da Twitter arrivano i primi inghippi legali. Come raccontano La Repubblica e Il Corriere della Sera i fronti di discussione sono molteplici: nel primo caso il limite violato è quello della privacy, nel secondo è quello dei diritti televisivi.

Che mettere nelle mani delle nuove generazioni la possibilità di trasmettere in diretta i video di eventi o momenti della propria vita fosse un’arma a doppio taglio lo sapevamo. A testimoniarlo ci sono i migliaia di video postati sui social o su Youtube che riprendono giovani studenti mentre insultano la prof o picchiano la compagna di banco. Il caso più recente di bullismo ripreso con il cellulare e diffuso tramite WhatsApp è avvenuto a Cuneo dove una quindicina di studenti in gita hanno torturato un loro compagno disabile. Il quotidiano La Repubblica in un articolo del 30 aprile mette in evidenza come, grazie all’avvento di Periscope, adesso sia stato fatto il passo successivo: momenti interi di vita scolastica trasmessi in diretta tramite l’app. Dallo sfottò all’insegnante, alla noia da lezione, i confini della classe sono stati dunque superati. Oltre che davanti a un problema di attenzione dell’alunno durante la lezione, siamo anche di fronte a una violazione della privacy?

Pochi giorni fa invece è stato trasmesso l’incontro di pugilato del secolo alla Grand Garden Arena di Las Vegas: da una parte Floyd Mayweather e dall’altra Manny Pacquiao. Ad acquistare i diritti televisivi dell’incontro i canali Hbo e Showtime che però a pochi minuti dall’inizio del match si sono trovati davanti a una pessima notizia. Diversi spettatori, seduti comodamente a pochi metri dal ring, stavano trasmettendo tramite Periscope e Meerkat la diretta dell’evento. A parlarne è stato Il Corriere della Sera. Ovviamente un danno per le emittenti televisive che hanno ottenuto l’oscuramente dei siti che rimandavano il segnale e l’interruzione dei live. Ma il problema rimane comunque. Periscope ha dichiarato chiaramente che non possono essere trasmessi attraverso l’app eventi protetti dal diritto d’autore però la domanda è ancora lì: come bloccare tutti i live streaming incriminati? Concerti, spettacoli teatrali, proiezioni di film ed eventi sportivi sono momenti d’interesse pubblico che potrebbero essere trasmessi illegalmente. Cosa fare?

Periscope ha rafforzato il team che dovrebbe controllare eventuali abusi, ma la globalità del contesto non rischia di rendere marginale il lavoro dei controllori del live streaming? Ovviamente una soluzione definitiva arriverà, ma quando e soprattutto quale sarà?

Twitter: @gioeleurso1

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