Questo è un post post-ferragosto e per definizione è quasi del tutto privo di contenuti utili. In compenso però è pregno di riflessioni che non hanno nulla in comune l’una con l’altra, messe insieme e mischiate.
Come ogni anno anche quest’anno mi ero riproposto di tenere in vita il blog con una serie di pezzi interessanti e utili per la comunità, poi però mi sono avvalso della facoltà di godere della bellezza di non fare nulla ed erano circa dieci giorni che non aprivo neppure la bacheca di gestione di Tempesta di Cervelli. Ogni tanto ho buttato un occhio alle statistiche lo ammetto (ma per un malato di statistiche come me non era pensabile stare lontano dai dati di accesso) e con gioia ho visto che avete continuato a leggere i post. Per me questo è importante.
Obiettivo di Tempesta di Cervelli per la prossima stagione editoriale (per me gli anni cominciano ancora a settembre, come quando andavo a scuola) è raggiungere il 1.000.000 di visite; al momento in cui scrivo sono 640.273, dunque me ne mancano 359.727. È un obiettivo difficilissimo da raggiungere però credo sia arrivato il momento di tentare, altrimenti non avrebbe senso continuare con l’impegno che ho messo in questi ultimi due anni.
Per arrivare a 1.000.000 di visite alcune modifiche al sito andranno fatte. Quest’anno come avete visto abbiamo già lavorato sull’interfaccia grafica e devo dire che dall’analisi dei numeri (le famose statistiche che in pochi considerano) ho notato che avete apprezzato. Da settembre invece mi concentrerò di più sui contenuti. Qualche post in meno, ma esclusivo e di qualità. Il centro del blog saranno sempre le social media news, ma voglio dare più spazio alle storie che mi raccontate e a quelle che incrocio sul mio lavoro.
Diciamo che il tema da seguire per l’anno editoriale 2015-2016 sarà: social e socialità, verso un utilizzo consapevole del web e una rieducazione all’ascolto delle persone. È un anno che vorrei raccontarvi la storia della “barista sull’oceano”, ma non ho mai pensato che Tempesta di Cervelli fosse il contesto adatto per farlo. Invece sì.
L’obiettivo sarò quello di invogliarci a “uscire dal nostro cellulare” per rientrare nella realtà che ci circonda. Le nuove tecnologie utilizzate in modo consapevole sono uno strumento utile, ma se ne abusiamo diventano un pericolo.
Infine l’obiettivo a lungo termine: ho deciso che il 29 giugno del 2018 smetterò di lavorare. Quando lo dico tutti mi chiedono: e poi? Come farai a vivere? Intanto io fisso il traguardo; del domani ne parleremo poi anche perché del domani non vi è certezza. O sbaglio? In ogni caso se avete suggerimenti su cose da fare dal 29 giugno 2018 alle 19 in poi scrivete pure.
Il nuovo corso inizia oggi. Da settembre meglio; da domani cominciamo a imbiancare le pareti del blog. Intanto continuo a scrivere il mio nuovo romanzetto, sperando di raccontarvi una storia che farà riflettere.
Sono stato un po’ lungo? Erano più di dieci giorni che non scrivevo, abbiate pazienza. Ciao.
Twitter: @gioeleurso1
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