Voi lo sapete, io non sono un social media manager, ma un giornalista che li osserva e un utente che li utilizza. Quel che scrivo su Tempesta di Cervelli è anche frutto della sperimentazione quotidiana e delle mie abitudini. È dunque probabile che a volte tratti argomenti vecchi perché prima non ho fatto caso a quel dettaglio o che consigli strumenti che farebbero venire i brividi lungo la schiena a un professionista. Negli anni però ho imparato una cosa: le scorciatoie, in assenza di vie sicure o del tempo necessario, sono fondamentali per raggiungere i propri obiettivi. Tutto questo per dire che oggi parliamo di mettere in connessione i social network!
Preambolo: credo che i social non si debbano mettere in connessione mai, ma è evidente che, se gestite un profilo impegnativo e avete un’alta produzione di contenuti, è impossibile postare ogni cosa singolarmente su ogni social e secondo le sue caratteristiche. La regola vorrebbe che su facebook dovresti postare in un modo, su twitter in un altro, su instagram ancora diveramente, su linkedin pure. Ora, dai, o fai quello punto e basta oppure devi per forza connetterli.
Però mica puoi connetterli a capocchia (per chi non consce il termine significa “a caso”), altrimenti non avrai un buon risultato. Un po’ di logica e il problema si risolve da sé. Come? Alcuni esempi:
Twitter può essere collegato con Facebook, Periscope e Medium. I contenuti di Twitter su Facebook vengono letti come semplici aggiornamenti di stato e Periscope e Medium sfruttano hashtag e nomi utenti twitter per inserirsi in canali di discussione e allargare il proprio pubblico.
Facebook non può essere collegato a Twitter, ma può essere collegato a Instragram. Ragionate: un contenuto di facebook quando viene ripubblicato su twitter come viene visto dagli altri utenti? E poi, se Twitter sfrutta i 140 caratteri richiede un linguaggio adatto a quel vincolo e uno stato di facebook non può corrispondere a un tweet. Però per comodità molti collegano i due social per avere una continuità di contenuti su entrambi, in questo caso occhio a quel che pubblicate su facebook e utilizzate sempre un hashtag. Mentre per Instagram va da sè, entrambi i social nascono per sfruttare le immagini e adesso anche i video.
Qui aggiungo un’opinione personalissima: credo che da adesso in avanti Facebook debba essere utilizzato come entità singola. Zero connessioni con tutto il resto del mondo web, magari non su tutto, ma se avete una Pagina per giocare sperimentate: zero blog e zero altri social. Solo condivisioni, note e produzioni vostre.
Instagram lo puoi collegare con Twitter e Facebook per lo stesso motivo di cui sopra: le immagini, le foto e le grafiche sui social piacciono sempre.
LinkedIn non lo puoi collegare con nulla. È un social serio che deve essere curato attentamente.
Ovviamente ho tralasciato diversi social e l’ho fatto per due motivi: 1) ho voluto concentrarmi sugli strumenti più comuni; 2) ho ragionato sulle mie abitudini. Aggiungo una cosa: una di queste regole non la seguo neppure io perché sono pigro!
Se tu avessi altri esempi da portare o osservazioni da fare utilizza i commenti! Ti aspetto!
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