Niente, non riesco proprio a farmi prendere da Snapchat! L’ho scaricato e l’ho testato, ma non riesco proprio a rimanere affascinato da un social network del quale non capisco l’utilità.
Uno dei grandi sostenitori di Snapchat in Italia è Marco Montemagno, un guru della comunicazione 2.0. Lui dice che entro l’anno prossimo anche in Italia quest’app prenderà piede e succederà grazie alla campagna elettorale americana e hai candidati alle presidenziali che utilizzeranno questo strumento.
In un video di ben 50 e passa minuti Montemagno ci dice perché secondo lui dovremmo almeno buttarci il naso su Snapchat. Il video è questo: Tutto quello che devi sapere per iniziare a usare Snapchat.
Io ho provato a buttarci il naso su Snapchat e dopo un primo momento in cui ho provato a comprendere il suo funzionamento l’ho testato al Salone del Libro di Torino. Il risultato dell’esperimento è questo: Una giornata al Salone del Libro su Snapchat (gioeleurso su Snapchat).
Alcune considerazioni sono necessarie anche perché un paio di criticità sono evidenti: la prima è che su Snapchat non si possono caricare video girati e salvati sul proprio dispositivo mobile, ma si possono pubblicare solo video girati sul momento; la seconda è che l’app consuma un mare di traffico dati internet.
Questi due fattori messi insieme mi hanno indotto a ridurre notevolmente l’utilizzo di Snapchat. Anche perché a tutto ciò dobbiamo aggiungere una terza problematica: l’app non ha una bacheca sulla quale gli utenti collegati con te possano vedere le tue pubblicazioni quindi i materiali prodotti su Snapchat per avere una certà visibilità devono essere condivisi su altri social, vedi Facebook e Twitter. Tanto vale produrli direttamente per Facebook e Twitter, no?
Non è vero che Snapchat è un social solo per adolescenti e non è vero che non possa essere utilizzato per lavoro. L’app vi permette di condividere con gli altri i momenti del dietro le quinte della vostra professione. Ovviamente è più utile a comunicatori, politici, artisti, giornalisti e divulgatori.
Snapchat però al momento in Italia ha senso solo se collegato con altri social. Io l’ho utilizzato così: il momento singolo (i famosi 10 secondi di video) l’ho condiviso anche su Twitter; la mia storia sul social (l’insieme di tutti i video pubblicati sul social nelle ultime 24 ore) l’ho condivisa anche su Facebook. Così ha un senso perché permette anche all’utente di mettere in evidenza la propria presenza sull’app.
Detto ciò, se non mi è consentito caricare video salvati sul cellulare e la connessione dati viene prosciugata in modo pauroso sarà per me svantaggioso utilizzare Snapchat. Meglio dedicarsi a Twitter e Facebook.
Siete d’accordo con me? La pensate diversamente? Ho detto un mare di fesserie? Avete esperienze da propormi? Scrivete e commentate!
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