Volete sapere perché mi ha colpito la storia del cane Otis? Perché nella sua semplicità fissa un punto che dovrebbe essere ben chiaro a ognuno di noi sempre e in ogni ambito della vita. Quale? Ve lo dico subito!
Partiamo dall’inizio, ovvero dalla storia: siamo in Texas e l’uragano Harvey sta seminando panico e distruzione. La gente fugge dalle case e i soccorsi si fanno in quattro per portare aiuto a chi ne ha bisogno. In un contesto apocalittico come questo una donna scatta al cane Otis una fotografia che sta facendo il giro del mondo.
La foto ritrae il quattro zampe mentre sta zampettando per strada con in bocca ben saldo il suo sacchetto di crocchette. Sì, stava cercando riparo e si stava portando dietro il cibo. Cosa ci insegna questo scatto?
Otis ha fissato una priorità: il cibo. In quel momento il cane aveva ben chiara quale fosse la sua priorità: la sopravvivenza. Lui ha messo al centro della sua strategia la sopravvivenza, non voleva mica rimanere a corto di provviste. Così dovremmo fare anche noi.
Troppo spesso mi capita di parlare con persone che hanno progetti fichissimi, ma che non hanno chiare quali debbano essere le loro priorità. E senza priorità non riesci nemmeno a individuare chiari obiettivi da raggiungere.
Parliamo di comunicazione! Sei un ristoratore? Quale dovrebbe essere la tua priorità? Vendere cibo! Da qui strategia e obiettivi. Banale? Mica tanto! Ricordate: l’obiettivo della comunicazione è sempre quello di far aumentare i volumi di vendita del prodotto, che siano biglietti di concerti, birre vendute al bancone o voti per le prossime elezioni.
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