QuarantenaBlog, Giorno 6 – L’occasione giusta

Diario di bordo dalla quarantena. Giorno 6, ore 16.29. Ho perso la macchina e altre piccole sciocchezze

1) Credo di aver perso l’automobile, o per essere più precisi non ho la più pallida idea di dove sia parcheggiata. Sono rinchiuso in casa ormai da 8/9 giorni (conto anche quelli prima che scattasse la detenzione amministrativa) e la mia automobile (un Qubo blu della FIAT) è parcheggiata da qualche giorno in più. Non vorrei che si sentisse abbandonata. Mi dispiacerebbe se mi abbandonasse per concedersi alle avance di un passante arabo-cinese. Se qualcuno l’avvistasse cortesemente potrebbe dirle che non l’ho abbandonata? E visto che ci siamo mi potrebbe mandare la posizione di dove l’ho parcheggiata?

2) I balconi si stanno ripopolando. È un po’ come quando durante il lockdown del 2020 si cantava sui balconi, si chiacchierava dai balconi, si mangiava sui balconi e si sognava dai balconi. Oggi ho visto una ragazza lavorare con il pc appoggiato sul davanzale della finestra; c’era anche una signora che sul balcone, con una cartella di cartone sotto il braccio, aspettava come quando si aspetta il proprio turno in fila prima di entrare in farmacia (scusate il paragone, ma è l’ultima fila che ho fatto).

3) Sono alcuni giorni che sono tormentato da una voglia matta che mi fa soffrire. E giorno e notte penso solo a te. Il ‘te’ in questione è la pizza. Sì, la pizza. In una situazione di normalità uscirei di casa, andrei in pizzeria, ne ordinenerei una e la mangerei. Adesso ho alcuni dubbi. Posso ordinarla con just eat, pagarla con paypal, farmela portare a casa, ma poi come faccio a farla arrivare dal portone del palazzo fino al tavolo della mia cucina? E poi: in una situazione di quarantena quale può essere l’occasione giusta per ordinare e mangiare una pizza? Su questo punto apro il dibattito e attendo i vostri commenti.

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Calma&Karma la trama

Torino, il cadavere di una ragazza di colore viene trovato sulle sponde del fiume Po. Il responsabile dell’indagine è il commissario Riccardo Montelupo, un poliziotto sui generis ma integerrimo e amatissimo dai suoi collaboratori. La scarsità di indizi e un muro di omertà rende complicato dipanare la matassa che si cela dietro questo omicidio, fino a che una fuga di notizie e la decisione di un cronista di pubblicare le immagini del cadavere martoriato daranno un’improvvisa accelerata alle indagini. In una Torino multietnica e postindustriale, in cui sfruttati e sfruttatori non sono sempre così distinguibili, si snoda una vicenda che metterà a dura prova il commissario Montelupo facendo vacillare anche alcune sue certezze.

Chi è Gioele Urso

Giornalista torinese, si occupa anche di social network e nuovi media. Dal 2002 opera in ambito radio-televisivo e digitale. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti “Barlo”, nel 2018 ha pubblicato un romanzo noir dal titolo “Le colpe del nero” (Edizioni del Capricorno) e nel novembre 2020 ha pubblicato il romanzo noir “Calma&Karma” (Golem Edizioni). Come autore ha partecipato al Torino Film Festival con il cortometraggio “Falling Up” e al Piemonte Movie con il cortometraggio “Ezechiele 25, 17 – Chapter 8: Trashomon”.

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