QuarantenaBlog, Giorno 5 – La sindrome del cartellino

Diario di bordo dalla quarantena. Giorno 5, ore 16.23. Molto probabilmente qualcosa mi sta sfuggendo di mano ed è collegato al punto 1.

1) Finalmente ne sono consapevole. Ho scoperto di avere una sindrome frustrante che non è affatto legata al covid. Credo di essere affetto dalla ‘sindrome del cartellino’. Ho come l’impressione di non essere in grado di far passare le giornate inutilmente, se non, come unica eccezione, sabato, domeniche o festività. In sostanza, senza che nessuno me lo chiedesse e senza che nessuno lo pretendesse, mi sono organizzato le giornate prevedendo quattro ore durante le quali essere produttivo. Un esempio? Mi sono inventato il QuarantenaBlog che ogni giorno scrivo alla stessa ora. Credo di essere un maniaco compulsivo grafomane. O forse sono solamente un vero e proprio prodotto del capitalismo. E al prossimo che mi farà la domanda: ma se tu non lavorassi faresti lo stesso delle cose? Risponderò: mi auguro che quel giorno non arrivi mai, altrimenti potrei essere vittima di auto-mobbing. Prossimo livello, imparare a non fare un cazzo.

2) Quando a dicembre sono stato a Venezia ho visitato alcune librerie tipiche, locali, non le solite commercialate. In ogni libreria ho chiesto se avessero piacere di indicarmi alcuni libri di narrativa locale scritti da autori veneziani. Le reazioni sono state sempre le stesse: orrore e disgusto. Un vecchietto sepolto dietro alcune colonne di libri vecchi impolverati addirittura si è spinto a incolpare gli autori locali dell’emergenza climatica e dello spreco di carta. Tutto molto deprimente. Alla fine ho ceduto al consiglio di un libraio, altrettanto disgustato dagli autori locali, che mi ha suggerito ‘La seconda mezzanotte’ di Antonio Scurati. Scurati, mi dice il tizio, non è veneziano, ma ha vissuto a Venezia per molti anni e in questo libro racconta un sentimento che covano dentro tutti i cittadini della città lagunare: l’odio per i turisti. La storia che racconta in questo libro è ambientata nel 2092 e narra di una venezia che dopo un’onda anomala finisce in mano alla Repubblica Cinese e diventa una sorta di parco divertimenti della crudeltà dentro il quale si battono i gladiatori, prostituzione e violenza sono consentite e dove è vietato fare figli. Leggetelo. Mi è piaciuto e aggiugno una cosa: un autore locale deve raccontare la città in cui vive attraverso la narrativa e in questo libro Scurati fa emergere un disagio che forse è proprio dei veneziani.

3) Nel punto 3 vi aggiorno su un punto 1 di qualche giorno fa. Mojito, da quando ho potuto riaprire la porta della cameretta, è tornato a farmi visita e a passare diverse ore della giornata con me. Figuratevi che questa mattina ha pure voluto rispolverare una vecchia usanza: venirmi a svegliare camminandomi in faccia e miagolando con insistenza.

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Calma&Karma la trama

Torino, il cadavere di una ragazza di colore viene trovato sulle sponde del fiume Po. Il responsabile dell’indagine è il commissario Riccardo Montelupo, un poliziotto sui generis ma integerrimo e amatissimo dai suoi collaboratori. La scarsità di indizi e un muro di omertà rende complicato dipanare la matassa che si cela dietro questo omicidio, fino a che una fuga di notizie e la decisione di un cronista di pubblicare le immagini del cadavere martoriato daranno un’improvvisa accelerata alle indagini. In una Torino multietnica e postindustriale, in cui sfruttati e sfruttatori non sono sempre così distinguibili, si snoda una vicenda che metterà a dura prova il commissario Montelupo facendo vacillare anche alcune sue certezze.

Chi è Gioele Urso

Giornalista torinese, si occupa anche di social network e nuovi media. Dal 2002 opera in ambito radio-televisivo e digitale. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti “Barlo”, nel 2018 ha pubblicato un romanzo noir dal titolo “Le colpe del nero” (Edizioni del Capricorno) e nel novembre 2020 ha pubblicato il romanzo noir “Calma&Karma” (Golem Edizioni). Come autore ha partecipato al Torino Film Festival con il cortometraggio “Falling Up” e al Piemonte Movie con il cortometraggio “Ezechiele 25, 17 – Chapter 8: Trashomon”.

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