Caro Nick, è da un po’ che ci penso e credo che sia arrivato il momento giusto per scrivertelo. Ogni volta che vado in libreria dedico sempre una parte del mio tempo allo scaffale sul quale sono riposti i tuoi libri. Ti leggo da tanto: ho cominciato con Febbre a 90° quando ero un ragazzino patito di pallone; mi sono consolato con Non buttiamoci giù dopo essere stato abbandonato all’aeroporto di Barcellona; ho riso parecchio con Alta fedeltà e mi sono commosso con About a boy.
Tutte le volte che mi ritrovo davanti a quel maledetto scaffale cerco una novità, uno stimolo, una nuova storia da farmi raccontare da te, però rimango deluso. Che fine hai fatto Nick? Dal 2005, anno di pubblicazione di Non buttiamoci giù, al 2013, anno di pubblicazione di Tutti mi danno del bastardo, nulla.
Il mese scorso un amico mi ha regalato un libro che ha trovato sulla bancarella di un mercatino dell’usato. L’autore di quel libro era Danny King e il titolo del romanzo era Diario di un pornografo. Nick, non sai lo sgomento che ho provato quando ho letto sul retro di copertina che un magazine britannico lo definiva il “nuovo Nick Hornby“. Impossibile. Quella penna è unica, non può essere copiata e neppure minimamente imitata. In ogni caso ho letto il romanzo.
Nick, lo sai, io sono un tuo fedele lettore e mi sento in colpa però devo ammettere che quel romanzo era il miglior romanzo alla Hornby che abbia mai letto. Non era bello quanto i tuoi, ma ti giuro che si avvicinava tantissimo. Danny King merita una possibilità e anche tu.
Credo che questo fine settimana andrò in libreria e acquisterò un tuo romanzo, magari proprio Tutti mi danno del bastardo, e un romanzo del tuo bravissimo imitatore con la speranza di poter incrociare nuovamente un amico e conoscerne uno nuovo.
@gioeleurso1
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