Come ripartire dopo il lockdown? Amazon Italia ha in mente una ricetta innovativa che potrebbe essere anche uno strumento per testare l’immunità di gregge della popolazione del Paese.
L’epidemia da coronavirus e la conseguente quarantena ha costretto le aziende a reinventarsi. Alcune sono state pronte sin da subito, altre invece hanno dovuto reinventarsi. Tra le prime c’è Amazon che ha continuato a spedire pacchi, non senza critiche da parte dei sindacati e scioperi dei lavoratori.
Amazon si è attrezzata per mettere in sicurezza i propri lavoratori sin dal prima che in Italia fosse istituito il lockdown: smartworking per gli impiegati, sistemi di protezione individuali per i lavoratori della logistica e 350.000.000 di dollari destinati all’aumento dei salari orari.
In Italia sono stati anche i primi a dotarsi di termoscanner e hanno anche creato un team apposito per gestire la vendita di prodotti medici destinati a operatori sanitari e ospedali. Questi prodotti sono venduti in un’apposita sezione del sito che è accessibile solamente a Protezione Civile e Regione Lombardia.
Tutto ciò non basta però perché si deve pensare anche al futuro ed ecco che Mariangela Marseglia, Country Manager Italy and Spain per Amazon, durante un’intervista con Marco Montemagno ipotizza la possibilità di mettere in piedi all’interno dell’azienda un sistema di testing delle persone.
Un controllo cadenzato ogni due settimane per verificare se i propri dipendenti siano positivi al covid-19 oppure no. Questa potrebbe essere una soluzione, sicuramente per Amazon che ha risorse per farlo. È chiaro che al momento sarebbe solo una delle ipotesi sul tavolo della discussione.