Ecco dopo il #FacebookDown come deve cambiare la nostra comunicazione

Per qualche ora siamo stati tutti un po’ orfani. Orfani di facebook, whatsapp e instagram. Oddio, alcuni sono andati fuori di testa, ma molti altri invece ne hanno approfittato per riposarsi. Ieri – domenica 14 aprile – in tutto il mondo si è consumata la tragedia: i server dell’azienda di Mark Zuckerberg sono andati fuori servizio. Milioni, anzi miliardi, di cittadini hanno dovuto improvvisare un nuovo modo per passare il tempo.

Scherzi a parte, chi ha bazzicato questo blog negli anni scorsi lo sa già, parlando di comunicazione, quel che è successo ieri, è la dimostrazione di quel che io ho sempre sostenuto: i social network non devono essere l’unico strumento di divulgazione dei nostri contenuti.

Ci dicono sempre più spesso: “tanto abbiamo facebook, il sito web non serve“. Errore. Il sito internet è necessario e diventa essenziale in giornate come quelle di ieri. Il blackout è durato tre ore, un’infinità, ma domandiamoci: se fosse durato mezza giornata? Un giorno intero? Una settimana? Noi saremmo stati pronti? 

Il sito internet o il blog sono casa nostra. È vero che anche queste piattaforme possono subire dei danni e possono andare offline, ma rimangono pur sempre il nostro focolare domestico. Facebook, instragram e whatsapp sono la via, la strada, la piazza sulla quale affaccia il nostro balcone. Noi non abbiamo alcun potere decisionale su questi.

Sì, va beh.. la stai facendo grossa..” – mi direte. E no, la sto facendo per quel che è. Alcuni esempi? Chi ieri aveva in programma degli eventi e non ha un sito internet, ma ha promosso le date e dato informazioni ai propri utenti solo attraverso facebook non ha lasciato traccia per quelle tre ore di luogo, orario e indirizzo dello spettacolo, della conferenza o di quel che era. Le attività commerciali che non hanno un sito vetrina, ma solo facebook per tre ore ieri sul web non sono esistite.

Ma anche chi ha un sito web ha avuto problemi, in che senso? Pensate alle centinaia di testate giornalistiche online che generano traffico sul proprio sito esclusivamente attraverso la condivisione di notizie su facebook. Queste attraverso un ottimo lavoro di social media marketing si sono creati un target, un’utenza, che però senza facebook diminuisce nei numeri sensibilmente.

Quindi? Cosa fare? Primo: dotarsi di un sito internet. Secondo: studiare strategie di comunicazione che ci permettano di generare traffico sul nostri sito anche senza l’ausilio dei social.

Tutto questo pippozzo per dirvi: se dovete comunicare in modo professionale dovete avere bisogno di un sito internet. Stop. Punto. Ciao.

È importante che tu condivida questo articolo e qui ti spiego il motivo!

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