Ha un qualcosa di magico quel che è accaduto ieri sera – lunedì 29 aprile – durante la presentazione de “Le colpe del nero” al centro commensale del Gruppo Abele Binaria. Oddio, forse messa così risulta essere un po’ pomposa la questione e il tutto si dovrebbe catalogare all’interno dell’enorme mondo delle casualità, ma mai mi era capitato che durante la presentazione del libro capitasse una cosa del genere.

Va beh, evito di tergiversare ulteriormente e vado al sodo. Binaria ha deciso di organizzare una “Pizza con Delitto” partendo dal mio libro “Le colpe del nero”. A gestire la serata e ad animare la discussione è stato Massimo Tallone, noto giallista torinese. Tallone ha ridotto all’osso la trama del libro, ha presentato tutti i personaggi e ha posto un quesito al pubblico. Così è nata una sorta di gara tra i presenti alla cena e chi ha vinto si è portato a casa una copia de “Le colpe del nero”.

La casualità ha voluto però che tra i partecipanti alla serata ci fossero due persone del tutto speciali in quel contesto: una donna che è stata la collaudatrice del Centro di Identificazione ed Espulsione e un ragazzo che fino a pochi mesi fa ha abitato al nono piano di un palazzo che è proprio davanti al CIE. Perché si tratta di una cosa così strabiliante?

Chi ha letto il libro lo sa già: “Le colpe del nero” è un libro ambientato dentro il CIE e due protagonisti della storia sono un uomo e una donna che abitano davanti al Centro di Identificazione ed Espulsione. I due protagonisti sono un uomo e una donna che si chiamano Rosa e Pino. E sapete come si chiama il padre del ragazzo che era presente ieri sera a Binaria? Pino.

Io che adoro le casualità sono andato in estasi. Bellissimo. Stupendo. Se ancora non avete letto il mio libro vi lascio due link qui sotto.

Per saperne di più: https://lecolpedelnero.com/di-cosa-parla-le-colpe-del-nero/

Per acquistarlo: https://www.ibs.it/colpe-del-nero-libro-gioele-urso/e/9788877073754

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