Per la prima volta venerdì sera, il 10 dicembre, qualcuno ha cristallizzato in modo chiaro la scelta che ho fatto quando ho cominciato a scrivere le storie dei miei libri. “Hai tracciato una mappa dei luoghi torinesi dell’immigrazione”, mi ha detto un’amica al termine della presentazione del mio libro Calma&Karma che si è svolta a Luserna San Giovanni e che è stata organizza dalla Biblioteca Comunale di Luserna San Giovanni e gestita dal Servizio Giovani e Territorio della Diaconia Valdese Valli.
Venerdì davanti a me e Gabrio, altro autore torinese che ha presentato il mio libro, c’erano persone interessate al tema dei migranti. Erano operatori che lavorano nei servizi territoriali di accoglienza, chi in valle e chi a Barriera di Milano. Per questo motivo siamo potuti andare oltre il noir e ci siamo potuti addentrare nei temi che nei miei libri tratto. Sì, perché il noir è un modo per raccontare la complessità della realtà rendendola più semplice.
Allora abbiamo parlato dell’occupazione dell’ex Villaggio Olimpico di Torino – che in Calma&Karma ha uno spazio importante -, abbiamo parlato del CIE (adesso CPR) – che in Le Colpe del nero è il vero protagonista -, ma abbiamo parlato anche di tanta politica, perché a conti fatti è la politica che è la vera colpevole per tutto quello che non è stato ancora fatto. È stata una serata piacevole durante la quale è emersa la parte che mi interessa di più dei miei lavori.
Grazie a chi l’ha voluta organizzare, grazie a chi c’era e grazie a chi ha animato la serata con le sue osservazioni e domande.
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Calma&Karma la trama
Torino, il cadavere di una ragazza di colore viene trovato sulle sponde del fiume Po. Il responsabile dell’indagine è il commissario Riccardo Montelupo, un poliziotto sui generis ma integerrimo e amatissimo dai suoi collaboratori. La scarsità di indizi e un muro di omertà rende complicato dipanare la matassa che si cela dietro questo omicidio, fino a che una fuga di notizie e la decisione di un cronista di pubblicare le immagini del cadavere martoriato daranno un’improvvisa accelerata alle indagini. In una Torino multietnica e postindustriale, in cui sfruttati e sfruttatori non sono sempre così distinguibili, si snoda una vicenda che metterà a dura prova il commissario Montelupo facendo vacillare anche alcune sue certezze.
Chi è Gioele Urso
Giornalista torinese, si occupa anche di social network e nuovi media. Dal 2002 opera in ambito radio-televisivo e digitale. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti “Barlo”, nel 2018 ha pubblicato un romanzo noir dal titolo “Le colpe del nero” (Edizioni del Capricorno) e nel novembre 2020 ha pubblicato il romanzo noir “Calma&Karma” (Golem Edizioni). Come autore ha partecipato al Torino Film Festival con il cortometraggio “Falling Up” e al Piemonte Movie con il cortometraggio “Ezechiele 25, 17 – Chapter 8: Trashomon”.
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