Klopp e Bonolis si giocano la carta PRIVILEGIO

Cosa hanno in comune Jürgen Klopp e Paolo Bonolis? La possibilità di giocarsi la carta PRIVILEGIO. Stop, metto in chiaro subito che non ho alcuna intenzione polemica. Il privilegio in questione è sacrosanto e meritato, e aggiungo che dovrebbe essere concesso a tutti come diritto universale del lavoratore. Prima di tutto però i fatti, visto che non è detto che tutti conoscano i due spunti che hanno fatto scattare la riflessione.

Nel giro di poche ore leggo due dichiarazioni. La prima è quella di Jürgen Klopp che dice di aver bisogno di un momento di pausa perché non ha più le energie necessarie per allenare il Liverpool; la seconda è tratta da un’intervista di Paolo Bonolis che su La Stampa dice di voler lasciare la televisione perché, in sostanza, è stanco della ripetitività del suo lavoro. Entrambi si giocano dunque la carta PRIVILEGIO, ovvero la possibilità di dire “basta, mi fermo.. almeno per un po’“.

Un privilegio meritato perché nel loro campo sono tra i migliori, ma anche un privilegio sacrosanto perché tutti dovremmo avere la possibilità di rifiatare un attimo, ricaricare le nostre energie e ripartire più forti di prima. Non so voi, ma io sono circondato da persone che avrebbero bisogno di giocarsi la carta PRIVILEGIO e sono anche circondato da persone che avrebbero il diritto di giocarsi la carta POSSIBILITA’. Nessuno dei due però lo può fare.

Sono convinto che il contratto collettivo di lavoro dovrebbe permettere a tutti di prendersi un periodo di pausa dalla quotidianità. Nello specifico da quella lavorativa che troppo spesso diventa monotonia, routine, frenesia e stress. Il lavoro è la parte più intensa e lunga delle nostre giornate ed è per questo che sarebbe necessario avere il diritto di giocarsi la carta PRIVILEGIO. Un anno di stop perché ho bisogno di studiare, di fare esperienze, di riposarmi, di ricaricare le batterie, di cercare nuovi stimoli o nuovi modi di svolgere il mio lavoro.

Il problema è che questa carta è nel mazzo di pochi. Un jolly che capita sempre nelle mani di chi se lo può permettere e nella nostra società se lo può permettere solo chi ha abbastanza capitale per disporre del proprio tempo come vuole. Chi è che diceva che i soldi non fanno la felicità?

Chi sono? Mi chiamo Gioele Urso e sono un giornalista e autore torinese. Come autore ho pubblicato tre libri noir: ‘Le colpe del nero‘ nel 2018, ‘Calma&Karma‘ nel 2020 e ‘L’assassino dei pupazzi‘ nel 2022. Ho una newsletter ‘Scrivere Crime‘. Se vuoi puoi ascoltare i miei audio racconti su Spotify.

Pubblicato da Gioele Urso

Mi chiamo Gioele Urso e sono un giornalista piemontese. Mi occupo anche di comunicazione e produzioni video. Ho scritto due libri: Le colpe del nero (2018) e Calma&Karma (2020). Visita la mia pagina facebook: Gioele Urso

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