A caccia di startup, perché l’e-book non può essere semplicemente un supporto di lettura differente: al Salone Internazionale del Libro di Torino, dall’8 al 12 maggio 2014, uno sguardo attento all’era digitale.
Probabilmente dalle parti del capoluogo piemontese hanno capito che se si vuol pensare un futuro per l’editoria digitale, la si deve rendere veramente digitale. Gli e-book, per come li intendiamo oggi in Italia, sono testi tali e quali ai libri cartacei che vengono letti su un reader o su un tablet: un po’ come utilizzare una Ferrari per andare a fare la spesa.
Per esaltare al massimo le potenzialità del 2.0 anche in editoria è necessario studiare contenuti nuovi e multimediali per i libri. I supporti lo permettono, su un tablet si può guardare un video, ascoltare musica o aprire una pagina internet: perché non utilizzare tutte le potenzialità delle tecnologie?
In questa ottica il Salone del Libro di Torino ha deciso di inaugurare l’Area Startup: un settore del Padiglione 2 di Lingotto Fiere interamente dedicata a 10 startup internazionali che offrono servizi innovativi per la fruizione dei contenuti editoriali. Le giovani imprese e le loro idee migliori verranno selezionate attraverso un bando internazionale disponibile già dal 28 febbraio.
L’obiettivo è quello di scovare sofware in grado di arricchire gli e-book con contenuti digitali in modo da diversificare l’offerta: basterà per lanciare l’editoria digitale in Italia?
@gioeleurso1 – redazione@tempestadicervelli.com
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