Caro Michele Serra, sostenere che i social siano un danno è pura miopia!

serraMi si nota di più se dico che Facebook e Twitter sono strumenti inutili e anche dannosi per la politica o se dico il contrario? Evidentemente Michele Serra non ha dubbi in merito alla risposta, lui sembrerebbe convinto del fatto che i social network siano un danno per la nostra società. O almeno questo è quello che traspare dalla risposta che l’editorialista di Repubblica sostiene rispondendo a una lettera di un lettore pubblicata su “il Venerdì” della scorsa settimana.

Sento già i detrattori del web prodigarsi in sermoni durante i quali ci raccontano di quanto si stava meglio quando non c’erano i post, i link, le foto di instagram, i video di Youtube, i tweet, i curriculum online, le bacheche, i siti web e così dicendo.

fotoIl lettore, un certo Piero Cavallotti, sostiene che i social siano uno dei “maggiori responsabili, dopo gli sms, del massacro della lingua italiana“; che i personaggi famosi che si trastullano con i social lo deprimono; che affidare importanti dichiarazioni al social sia sbagliato; che tv e giornali che inseguono i cinguettii rendono il giornalismo di infima categoria; che un WOW seguito da 10 punti esclamativi è patetico; che un Presidente del consiglio durante il dibattito sulla fiducia dovrebbe spegnere pc e telefono. E Serra cosa fa? Gli da ragione! Ovviamente siamo nell’ambito delle opinioni personali, ma mi permetto di dissentire e provo ad argomentare.

1) I social e gli sms sono responsabili del massacro della lingua italiana? No, i responsabili sono gli insegnanti, le famiglie, gli editori, la politica e il resto della popolazione italiana. Se Gianni non sa coniugare un verbo non è colpa di facebook: sarebbe un po’ come dare la colpa all’automobile di un incidente stradale.

2) I personaggi famosi che si trastullano con i social lo deprimo! È una questione soggettiva, ma il mio quesito è: il modo con cui viene utilizzato Twitter da un personaggio non ci svela qualcosa in più di questi? Non ci fornisce strumenti maggiori per conoscerlo per esempio?

3) Affidare importanti dichiarazioni ai social non va bene? In un contesto nel quale i giornali non li legge più nessuno e in tv l’approfondimento politico non esiste più e le trasmissioni che vengono messe in onda sono battaglie di urla e insulti: a chi dovremmo affidare le dichiarazioni? O meglio, ci sentiamo così forti da essere in grado di rinunciare al web, luogo virtuale dentro il quale vivono soprattutto i giovani?

4) I giornali e le tv che inseguono i cinguettii fanno pena? Si tratta solamente dell’evoluzione del gossip, Fellini sui paparazzi ci ha fatto anche un film: o sbaglio.

5) Un WOW seguito da 10 punti esclamativi è patetico? Negli ultimi 20 anni è una delle cose meno patetiche che ho visto!

6) Il Presidente del Consiglio durante il dibattito sulla fiducia non dovrebbe cinguettare e dovrebbe spegnere il pc? La comunicazione oggi viaggia sul web: mail, notifiche, siti online, cinguettii! E’ impossibile spegnere il pc quando si lavora, è necessario controllare sempre quello che viene pubblicato online e che ci riguarda: Renzi avrà uno staff che si occuperà solamente di questo, ma il fatto che tenga d’occhio la comunicazione online è un segno di grande intelligenza!

Caro Michele Serra, capisco perché anche tu condividi le critiche ai social che ha sollevato il tuo lettore, ma mi aspettavo qualcosa di differente da te! Il tuo corsivo su Repubblica negli ultimi anni ha ottenuto un enorme successo proprio grazie ai social, diciamo che in qualche modo hai allargato la tua cerchia di lettori; il gruppo editoriale per il quale scrivi è il primo in Italia per quanto riguarda web e social; il futuro dell’editoria è online e il giornalismo avrà possibilità di vivere solamente grazie a questo.

E per chiudere vorrei esprimere un concetto patetico che purtroppo Piero Cavallotti non avendo alcun social e dunque non essendo per lui possibile leggere questo mio post non leggerà: WOW!!!!!!!!!! Si scherza, eh? 😉

@gioeleurso1 – redazione@tempestadicervelli.com

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2 pensieri riguardo “Caro Michele Serra, sostenere che i social siano un danno è pura miopia!”

  1. …e invece, potenza del web, eccomi, qui! Sono Piero Cavallotti, l’autore della lettera inviata a Serra, e che, a quanto da lui pubblicato successivamente, ha avuto un successo non indifferente. Per prima cosa vorrei presentarmi in qualche modo: ho 54 anni, sono un commercialista che non vede l’ora di darci un taglio con ‘sto lavoro di merda, mi piace leggere, scrivere, cucinare, e da bravo perdente amante dei perdenti, sono comunista e tifoso del Bologna (per la serie: avanti a farsi del male!). Vorrei dirti per prima cosa che ho comunque apprezzato quanto hai scritto, pur non condividendolo, visto il rispetto per le idee altrui che hai dimostrato, e che è merce sempre più rara, ultimamente. Vado in sintesi, a rispondere alle tue obiezioni:
    1) Hai ragione: i sn sono tra i maggiori ‘corresponsabili’ del massacro della lingua italiana. Così come gli sms. Forse per la necessità di comprimere, di sintetizzare allo spasimo, ma sono convinto che se Gianni invece che di fronte ad un sms o ad un tweet, fosse di fronte ad un foglio da lettera si sforzerebbe un po’ di più per beccare un congiuntivo, eviterebbe il x al posto di ‘per’, il ‘6’ al posto di ‘sei’ e tutte le altre puttanate che saltano fuori in questi casi.
    2) Secondo te davvero un politico o una persona comunque famosa, quando cinguetta tira fuori il suo vero io? O obbedisce a quanto consigliato dai suoi curatori d’immagine? Io, obbedendo a quanto diceva la buon’anima, secondo cui a pensar male si fa peccato ma ci si becca sempre, opto per la seconda soluzione.
    3) Affidare ‘importanti’ dichiarazioni ai sn a mio avviso è un po’ come consegnare un Nobel alla fermata dell’autobus. Lo so, sono antico, come avrai già notato, ma per me in certi casi la forma diventa sostanza. E inoltre torniamo a quanto accennato prima, che per forza di cose la necessità di concentrare quello che si scrive in poche righe, va troppo spesso a discapito della chiarezza e della necessità di farsi comprendere (converrai con me che i ‘fraintendimenti’ sui sn hanno dei picchi notevoli).
    4) Ma anche il gossip fa pena! A me sapere che Balotelli si è appena grattato il mento non interessa, e mi deprimo quando importanti giornali lo riportano. Tutto qui. E il fatto che Fellini abbia fatto un capolavoro sul gossip non nobilita certo il gossip. Anche Rosi ha fatto dei bellissimi film sulla mafia.
    5) Sì, a mio modo di vedere è patetico, soprattutto se fatto da settantenni a cui il nipotino ha rivelato il significato di Wow. Ed è patetico insieme a tutte le cose patetiche che hai visto negli ultimi 20 anni. Una cosa non esclude l’altra.
    6) Il presidente del consiglio che durante un incontro istituzionale si trastulla con il pc e il telefonino è soprattutto maleducato. Come chi ti fuma in faccia senza chiedere il permesso, o chi interrompe una chiacchierata con te per mandare un sms. Si chiama rispetto per chi ti sta di fronte. Certo, meglio essere maleducati con il pc che ladri o evasori fiscali o puttanieri, ma la maleducazione resta.
    Vedi, io sono antico, lo ammetto, ma non ho il paraocchi. So che la tecnologia aiuta, rende la vita migliore, ma solo quando la tecnologia è al nostro servizio, non viceversa. Ad esempio il cellulare ci ha migliorato la vita, ma ha anche introdotto otto automobilisti su dieci che parlano mentre guidano, cafoni che ti fanno sentire i fatti loro in una sala d’aspetto o in autobus, adolescenti che si rincretiniscono a furia di messaggini (almeno ai miei tempi si diventava ciechi con qualcos’altro, sicuramente migliore di un sms…). Il fatto che il cellulare mi abbia migliorato la vita, così come internet e l’informatica in generale, non mi preclude però il diritto di non sopportare le storture che queste innovazioni portano.
    Ti ringrazio per l’attenzione e ti mando i miei saluti.

    Piero

  2. mio caro Piero ti ringrazio per la risposta e apprezzo il taglio che hai dato al commento.. Sono perfettamente in linea con il tuo pensiero finale.. La tecnologia ci ha aiutato e ci aiuterà un sacco, ma non deve diventare ossessione e non deve cadere nella maleducazione..

    Internet è il mio lavoro, lo reputo uno strumento ormai fondamentale, ma ammetto che nelle mani dei molti è inutile e dannoso.. La magia del web e che ha aggiunto un livello alle discussioni.. Io e te ci siamo visti attraverso le pagine di un giornale, ma ci siamo incontrati su internet.. Questa è magia.. In un’altra epoca non sarebbe potuto capitare..

    Mi ha fatto piacere, veramente tanto, il tuo commento.. Vuol dire che anche questo piccolo blog a qualcosa serve.. Appena avrò tempo ti dedicherò un altro post.. Partendo dalla magia del web..

    Ciao
    Gioele

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