«L’attività del fotoreporter è ancora oggi, nell’immaginario di tutti, svolta prevalentemente da uomini. Di fatto non è così. Ci sono numerose donne che affrontano lo stesso lavoro con grande forza e coraggio. Professioniste che seguono azioni di guerra ed emergenze in tutto il mondo e che raccontano attraverso i loro scatti le realtà difficili dei diversi continenti» – donne che Andreja Restek, giornalista e fotoreporter torinese, ha voluto raccontare con la mostra fotografica “In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra“ che si potrà visitare a Torino, a Palazzo Madama, dal 7 ottobre al 13 novembre.
Settanta immagini di quattordici professioniste che con i loro scatti hanno raccontato guerre, conflitti, miserie e drammi umani e che spesso vengono oscurate dall’ingombrante presenza maschile: «Si ricorda Robert Capa ma non Gerda Taro, che con lui documentò la guerra civile in Spagna, la prima fotografa a morire tragicamente sul lavoro, in prima linea, a soli 26 anni. Ma non si ricorda neppure l’ultima vittima, come Camille Lepage» – commenta Stefanella Campana del Direttivo nazionale di GiULiA (Giornaliste Unite Libere Autonome), oltre che giornalista e curatrice della mostra.
«Tra le tante foto che verranno esposte ci saranno anche quelle di Camille Lepage» – dice con orgoglio Andreja Restek che così ha voluto fare un tributo alla giornalista uccisa nel maggio del 2014 nella Repubblica Centrafricana – «Il nostro è un mestiere difficile davanti al quale non si è mai abbastanza preparati. Non basta fare belle foto, bisogna anche conoscere la geopolitica dei luoghi e avere contatti affidabili sui territori, ma nonostante questo non si è mai al riparo dai pericoli».

After the bombing in Kauda, a couple walks on the ashes of a house that got torn down. The bombardments destroyed four houses as well as all the crops leaving families with no food until the next recolt in September 2013. Kauda, South Kordofan, Sudan – November 2012
Siria, Ucraina, Crimea, Sierra Leone sono solo alcuni dei luoghi che Andreja ha raccontato con le sue fotografie: «In Italia non è facile trovare testate interessate al nostro lavoro, ma all’estero è differente. A volte arrivi troppo presto, come quando io due anni fa proposi un’intervista agli attivisti di Raqqa. Essere lupi solitari non è facile perché il giornalismo è diventato un busines. Noi le capacità le abbiamo, dobbiamo prenderne atto» – conclude Andreja.
“In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra” a Torino, Palazzo Madama, dal 7 ottobre al 13 novembre. Scatti di Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Andreja Restek, Annabell Van den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques, Camille Lepage.
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