Pelato o allenatore di calcio, 5 curiosità su Ernesto Che Guevara

Ernesto Guevara è uno dei personaggi del novecento con più fascino e magnetismo. Attorno al rivoluzionario che insieme a Fidel Castro liberò Cuba dalla dittatura di Batista è sorto un vero e proprio mito carico di simbolismi. Siamo veramente sicuri di sapere tutto di Che Guevara? Io ho scoperto di no grazie a un documentario che ho visto su Netflix.

Il documentario in questione ha come protagonista lo scrittore ispano-messicano Paco Ignacio Taibo II e si intitola semplicemente El Che. Dura circa due ore ed è tratto da una biografia scritta dallo stesso scrittore: Senza perdere la tenerezza. Vita e morte di Ernesto Che Guevara. Sono tante le curiosità che vengono raccontate in questo documentario, eccone alcune.

È interessante la storia della fotografia simbolo di Che Guevara, si tratta di uno scatto del fotografo Alberto Díaz Gutiérrez del 4 marzo 1960. Venne scattata in occasione delle celebrazioni che Castro organizzò per commemorare la morte di 100 cubani (e il ferimento di altri 200) in seguito all’esplosione di una nave mercantile francese che era carica di armi provenienti dal Belgio. La fotografia venne scoperta nel 1967 da Feltrinelli, l’editore, che la fece diventare il ritratto ufficiale di Che Guevara.

Ernesto Che Guevara è stato sposato due volte. La prima volta si sposò con la socialista peruviana Hilda Gadea Acosta dalla quale ebbe anche una figlia; la seconda volta si sposò con Aleida March Torres rivoluzionaria e politica cubana. Con questa si sposò dopo aver ottenuto il divorzio da Hilda Gadea Acosta.

Il Che amava la Coca Cola. Di questo ci racconta lo stesso Paco Ignacio Taibo II. Il rivoluzionario, nato in Argentina, si era appassionato alle bibite gasate per necessità durante i suoi viaggi in Sudamerica in motocicletta. A Cuba si dovette occupare tra le altre cose anche della fabbrica della Coca Cola e lo scrittore racconta che quando assaggiò la bibita prodotta in quell’azienda storse il naso perché non era affatto buona. Gli operai gli fecero notare che mancavano sei ingredienti degli otto necessari.

Voi avete mai visto Che Guevara senza barba e con pochi capelli? Beh, quando dovette abbandonare Cuba per lanciarsi nella sua ultima avventura in Bolivia si camuffò e il personaggio che interpretò fu un certo Ramon. Dovette ingrassare, applicare una dentiera speciale che gli cambiò i lineamenti del viso e rasarsi parte dei capelli.

Ultima curiosità, ma il documentario è denso di notizie del genere, il Che durante i suoi viaggi in motocicletta per vivere fece tanti lavori, uno di questi fu l’allenatore di calcio. Avvenne nel 1952, quando insieme all’amico Alberto era a Leticia, paesino colombiano sul Rio delle Amazzoni. Allenarono per una quindicina di giorni una squadra di calcio formata da campesinos e soldati.

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Pubblicato da Gioele Urso

Mi chiamo Gioele Urso e sono un giornalista piemontese. Mi occupo anche di comunicazione e produzioni video. Ho scritto due libri: Le colpe del nero (2018) e Calma&Karma (2020). Visita la mia pagina facebook: Gioele Urso

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