“Io ormai mi informo su Instagram”, mi dice una ragazza. “Se vuoi capire veramente cosa è successo, vai su Twitch e ascolta cosa dicono loro”, aggiunge il giorno dopo un altro ragazzo nel bel mezzo di una accesa discussione sul calcio. Tutto questo a poche ore dall’ultimo corso di aggiornamento dell’ordine dei giornalisti durante il quale si è parlato di informazione digitale, in modo sbagliato.
Il giornalismo che la mia generazione conosceva sta per finire. Il giornalismo dell’inizio degli anni duemila è quasi arrivato al capolinea. Con il digitale c’è stata la deflagrazione che ha portato alla rottura con il modo di fare informazione del novecento e che ci ha condotti nell’era digitale, ma adesso siamo alle porte di una nuova rivoluzione che non sarà affatto indolore.
Se con il digitale le imprese editoriali sono state in grado di convivere, con il mondo dei social questo non è affatto scontato. Il web ha creato un altro modo di fare giornalismo che negli anni è stato anche in grado di essere sostenibile economicamente. Sì, perché il focus oggi non lo voglio fare sulla qualità dell’informazione, ma sul mezzo. Internet per i giornali è sinonimo di visualizzazioni, adsense e pubblicità. Crea contenuti, genera link, fai in modo che vengano letti e guadagna sopra le pagine che hai prodotto.
Il modello Facebook insomma. Ma Facebook è ormai superato.
Il futuro però non è più questo. Sono sempre più le persone che non leggono i siti, ma si informano seguendo profili social che reputano credibili e autorevoli; giornalisti, opinion leader, ex professionisti di un qualche settore, che raccontano il mondo che sta intorno al loro interesse centrale. C’è chi parla di tecnologia, chi di calcio, chi di cucina, chi di cultura e chi fa informazione.
“Io ormai mi informo su Instagram”, mi diceva l’altra sera questa ragazza che avrà avuto una decina di anni meno di me e la domanda che mi sono posto è stata: come fa un giornale a stare sui social? E poi: è sostenibile per un giornale il mondo di TikTok, Instagram o Twitch? Infine: un giornalista cosa deve fare per fare informazione direttamente sui social network?
Domande che prima o poi dovranno trovare risposte perché i social stanno diventando il Google dell’era moderna. La gente è lì che cerca le informazioni su ciò che interessa ed è quindi quello uno dei mezzi che deve essere esplorato per fare ancora giornalismo in futuro. Ma la questione rimane, come fare giornalismo di qualità sui social network?
Chi sono? Mi chiamo Gioele Urso e sono un giornalista e autore torinese. Da giornalista mi occupo di politica, sindacale, manifestazioni di piazza, problemi di quartiere e più in generale di storie. Come autore ho pubblicato due libri noir: ‘Le colpe del nero‘ nel 2018 e ‘Calma&Karma‘ nel 2020. Se vuoi puoi ascoltare i miei audio racconti su Spotify.