Fermi tutti! Smettetela di parlare di agenda digitale, di innovazione tecnologica, di aziende 2.0 e via dicendo; qui è necessario ricominciare tutto dall’ABC! Grazie Michele (Serra) perché ci hai fatto capire che siamo troppo arretrati ed è per questo che non riusciamo a programmare il futuro. Ecco i fatti!
Come sempre cominciamo dalla cronaca che in questo caso è molto semplice: Michele Serra, giornalista de La Repubblica, nella sua Amaca quotidiana ieri ha scritto quello che potete leggere qui sotto
“La persona che impugna lo smartphone è la stessa che digita, oppure uno tiene fermo lo smartphone mentre l’altro schiaccia i tasti?“. Il social media manager sarebbe paragonabile all’allacciatore di scarpe, all’assaggiatore di pinoli, al personal schiacciatore di brufoli. E poi il giornalista ironizza sui posti di lavoro che sono stati creati dopo l’avvento dei social network.
Grazie Michele! Ti ringrazio sinceramente e lo faccio perché con il tuo corsivo ci hai dato una mano a comprendere che non siamo pronti per la rivoluzione digitale. E sai perché non lo siamo? Perché manca il rinnovamento nella classe dirigente e dominante del Paese. Insomma, fino a quando le persone che dirigono (un giornale come Governo) non saranno in grado di comprendere che il mondo sta cambiando, noi non potremo fare quei famosi passi avanti che sono necessari per rilanciare l’economia.
Quello che scrive i tweet per il personaggio pubblico o l’azienda non si occupa solo di linguaggio (che comunque non è poca roba), ma si occupa anche di tutte quelle innovazioni che permettono di gestire un account social in modo puntuale e professionale. Si occupa di strategia, pianificazione, programmazione, realizzazione dei contenuti testuali, audio e video. Insomma è una figura un po’ più complessa di quel che tu immagini.
Caro Michele, tu hai fatto lo stesso ragionamento che fanno quelli che dicono che il giornalista lo possa fare chiunque. Tu credi che il giornalista lo possa fare chiunque? Dai! Siamo seri.
Tu non hai criticato una professione, tu hai parlato di una cosa che non conosci! È semplice! Oppure ti stai ostinando a non ammettere che la comunicazione non è più quella di una volta. Il giornale per il quale scrivi ha fatto il boom grazie alle nuove tecnologie e a internet. Meditiamo.
È importante che tu condivida questo articolo e qui ti spiego il motivo!
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