Ma nell’epoca del web ha ancora senso fare pubblicità su giornali, con manifesti, volantini e cartellonistica?
A risponderci è Eurostat che ha pubblicato i dati dell’indagine sull’utilizzo di internet in Europa relativi al terzo trimestre 2013 in tema di banda larga e alfabetizzazione digitale. In Italia ben il 34% della popolazione non ha mai navigato, peggio di noi Grecia (36%) e Bulgaria (41%). Poco più di metà degli italiani, il 54%, utilizza internet quotidianamente (la media europea è del 62%).
Per quanto riguarda invece l’utilizzo di internet all’interno del nostro Paese è l’Istat ha fotografare la situazione: il 63.3% delle famiglie del centro-nord Italia utilizza la rete, mentre nelle regioni del sud e delle isole il dato cala di 8 punti percentuali circa. Maglia nera di questa speciale classifica è il Molise con il 51.3%, dietro a Calabria 51.6% e Sicilia 52%; al nord male la Liguria. In testa alla classifica Trentino-Alto Adige (con il 66,9%) e Veneto (66,6%).
E per quanto riguarda l’utilizzo in relazione all’età? L’85,7% delle famiglie in cui è presente almeno un minorenne dispone di una connessione Internet, mentre solo il 12.7% delle famiglie costituite esclusivamente da over65 è collegata a internet da casa. Gli uomini che utilizzano internet son il 60.2% mentre le donne sono il 49.7%.
Dunque ha ancora senso fare pubblicità su giornali, con manifesti, volantini e cartellonistica? Assolutamente sì, il nostro è un Paese ancora semi-analfabeta dal punto di vista digitale.
@gioeleurso1 – redazione@tempestadicervelli.com
————————————————————————————
Per leggere il mio ultimo romanzo “Suicidio Culinario” vai su Amazon o BookRepublic
BookRepublic: http://www.bookrepublic.it/book/9788868552060-suicgidio-culinario-io-e-il-mio-pesce-palla/
1 commento su “Comunicazione: ecco perché il web non basta”